Insulti sessisti alle giocatrici della Novese: sale a 3 anni la squalifica del tecnico

La Corte d’Appello federale aumenta la pena fissata in primo grado a nove mesi per Fossati, l’ex tecnico del club di Serie B femminile

Nove mesi non erano sufficienti. Per le frasi omofobe e sessiste rivolte alle sue giocatrici, adesso è arrivata una condanna più adeguata. Giuseppe Maurizio Fossati, l’ex allenatore della Novese, squadra di Serie B femminile, è stato infatti squalificato ieri in Corte d’Appello per tre anni, mentre in primo grado aveva preso appunto solo nove mesi.

Il primo grado

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All’epoca infatti, giudicato dalla commissione disciplinare del settore tecnico, non erano stati prodotti in udienza (per un problema legale legato alla mancata allegazione degli screenshot) i messaggi ricevuti dalle ragazze, in particolare quelli “in riferimento al comportamento asseritamente volto a instaurare una relazione ‘forzata’ con una delle tesserate e ai successivi pretesi comportamenti vessatori e ossessivi consistenti nell’invio di ripetuti messaggi e fotografie contro il volere della calciatrice”, per cui la pena era stata decisamente inferiore ai 5 anni con inibizione chiesti dalla Procura federale. In pratica, nonostante le testimonianze di otto atlete tra cui una minore, era stato valutato solo un capo di imputazione, quello legato alle frasi volte a “denigrare e/o insultare le proprie giocatrici per motivi legati all’orientamento sessuale e all’aspetto fisico”, invece dei tre inizialmente formulati al momento del deferimento, che comprendevano anche stalking, atti persecutori e un tentativo forzoso di bacio più la tentata estorsione ai danni di un genitore che in una telefonata chiedeva lo svincolo della figlia. Pochi giorni dopo quella sentenza, pronunciata il 4 dicembre, erano arrivati i ricorsi sia dell’allenatore, sia del procuratore Chinè.

Il secondo grado

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Adesso la Corte a sezioni unite, presieduta da Mario Luigi Tosello, pur dichiarando inammissibili gli interventi delle giocatrici, ha accolto in parte il reclamo della Procura e ha rideterminato la squalifica, fino al 31 dicembre 2023, respingendo il reclamo di Fossati che tramite il suo legale ha fatto sapere che la sentenza sarà impugnata presso il Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio. Bisognerà attendere la pubblicazione delle motivazioni per capire quali condotte sportive illegittime siano state imputate al tecnico.

Appello alla Figc

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Per l’associazione Il Cavallo Rosa/Change the Game, che ha seguito sin dall’inizio quest’orribile vicenda accanto ad alcuni genitori, ora “attendiamo le motivazioni, ma un passo decisivo nella giusta direzione è stato fatto e ci auguriamo che, qualora il procedimento proseguisse dinanzi al Collegio di garanzia del Coni, la Figc decida di intervenire nel processo, come è suo diritto e dovere, per fare valere i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva, di cui le donne sono grandi protagoniste”.

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