Insulti razzisti dei tifosi romeni: l’ex Palermo Malele lascia il Cluj

L’attaccante di origini angolane e passaporto svizzero, con un passato in Italia (Palermo, Entella e Trapani) è scomparso dopo lo 0-0 di giovedì con la Lazio in Conference League

Solo cinque giorni fa è stato in campo per 70 minuti nel playoff di Conference League contro la Lazio. Lo 0-0 finale, combinato con l’1-0 patito all’Olimpico nella sfida che il 16 febbraio lo ha visto disputare gli ultimi 29’, ha sancito l’eliminazione del suo Cluj. Questa è la storia recente di Cephas Malele.

Attaccante 29enne, nato in Angola a Buco-Zau e trasferitosi in Svizzera a Zurigo in giovane età. Adesso è al Cluj. O meglio era al club romeno sino a giovedì scorso. Perché nelle ore seguenti la sfida coi biancocelesti di lui si sono perse le tracce. Almeno dalle parti del club. Perché? Pare che questo marcantonio di 185 cm si sia lamentato con i suoi parenti di essere stato bersaglio di messaggi razzisti da parte dei tifosi romeni. Questo sarebbe il motivo principale del suo… abbandono. Ma ci sarebbe dell’altro: il pessimo rapporto con il tecnico Dan Petrescu. Ragioni per le quali si è allontanato da club e città per non farvi ritorno. Nonostante abbia altri quattro mesi di contratto dopo l’accordo per il prestito che il Cluj ha stipulato con la squadra saudita dell’Al Tai, proprietaria del cartellino.

IN ITALIA

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In attesa di sviluppi in una vicenda comunque ancora nebulosa, giova ricordare che Malele ha giocato anche in Italia. È giunto a Palermo nell’estate del 2011 e ha giocato una sessantina di gare con la Primavera rosanero. Nel mentre della stagione 2012-13, il tecnico Gian Piero Gasperini – subentrato a Giuseppe Sannino e sostituito da Alberto Malesani, prima di essere richiamato dal patron Maurizio Zamparini e ancora una volta avvicendato con Sannino – lo ha fatto debuttare in A nell’ultimo quarto d’ora della sfida persa a Parma (2-1) il 6 gennaio 2013. Dopo sei presenze totali in prima squadra, nel luglio 2014 è andato in prestito all’Entella e nel gennaio 2015 al Trapani, sempre in prestito. Una trentina di presenze totali per lui, prima dell’addio all’Italia. Anche se il Palermo ne ha detenuto il cartellino fino all’estate 2017.

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