Insulti razzisti a Rashford: 19enne condannato a 6 settimane di reclusione

L’episodio successe dopo l’errore ai calci di rigore nella finale di Wembley degli scorsi Europei tra Italia e Inghilterra

Un ragazzo di 19 anni, Justin Lee Price, è stato condannato a sei settimane di reclusione per gli insulti di stampo razziale rivolti su Twitter a Marcus Rashford dopo l’errore ai calci di rigore nella finale degli scorsi Europei tra Italia e Inghilterra. Il giovane è stato giudicato colpevole dal Worcester Magistrates’ Court, tribunale della città di cui è originario. Dopo esser stato denunciato, Price aveva provato ad evitare conseguenze peggiori cambiando il suo username, ma non è servito. È stato arrestato e al primo interrogatorio aveva negato i fatti, poi successivamente ha ammesso alle forze dell’ordine di aver pubblicato un tweet offensivo. La stessa versione quindi è stata ribadita anche nell’udienza del 17 marzo scorso.

Il commento

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Mark Johnson, procuratore della Corona della contea di West Midlands, si è espresso così: “Price ha preso di mira un calciatore per il colore della sua pelle e la sua azione era un’incitazione all’odio razziale. Coloro che si rendono responsabili di questi comportamenti rovinano lo sport. Spero che questo precedente serva a far arrivare il messaggio che il razzismo non è tollerabile e che i trasgressori saranno perseguiti nella misura massima consentita dalla legge”.

Il precedente

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Rashford è molto attivo sul piano sociale, tanto da aver ricevuto l’onorificenza di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi resi ai bambini vulnerabili nel Regno Unito durante la pandemia. Eppure non è la prima volta che è bersaglio di insulti razziali. Era capitato anche pochi mesi prima degli Europei, dopo la finale di Europa League persa dal Manchester United contro il Villarreal. In quel caso peraltro non aveva nemmeno sbagliato il rigore calciato. “Mi sono arrivati almeno 70 messaggi razzisti sui social. Per coloro che lavorano per farmi sentire peggio di quanto già io faccia, buona fortuna. Sono molto più sconvolto dal fatto che uno di questi, che mi ha mandato in chat una montagna di scimmie, sia un professore di matematica con un profilo aperto. Insegna ai bambini! E sa che può compiere abusi razziali liberamente senza conseguenze” aveva denunciato il giocatore inglese lo scorso maggio.

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