Insigne, una settimana e poi sotto con il rinnovo: la discussione è aperta

Il capitano guadagna 4,5 milioni a stagione e vorrebbe un milione in più. Ma la società vorrebbe intraprendere la strada dell’abbattimento dei costi anche con lui…

Dal nostro inviato Mimmo Malfitano

17 maggio – Napoli

Ancora sette giorni. Poi, verrà il momento di affrontare l’argomento rinnovo. Lorenzo Insigne ha voluto che il tutto si spostasse al termine della stagione per non essere disturbato nel momento più delicato del campionato, quando la concentrazione è alla base della prestazione. Ma la questione è talmente delicata che è destinata a tenere in apprensione l’ambiente napoletano chissà fino a quando. Di sicuro, il tutto dovrà essere risolto entro l’estate. E’ improbabile, infatti, che il capitano possa iniziare la nuova stagione con il contratto in scadenza. Non lo vuole lui, ma non lo vuole nemmeno Aurelio De Laurentiis che, per sua scelta, ha deciso di perdere a costo zero Maksimovic e Hysaj, gli unici due giocatori che erano a scadenza. Una decisione calcolata, probabilmente, altrimenti si fa fatica a pensare che il presidente abbia rinunciato a diverse decine di milioni pur di mantenere il punto con chi non ha voluto accettare le sue offerte.

Il capitano

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Nel caso di Insigne, il discorso è diverso, perché il capitano è il simbolo di questo Napoli, il riferimento degli ultimi anni, l’orgoglio del club che lui rappresenta in nazionale dal 2012, da quando esordì contro Malta, in una partita valida per la qualificazione del Mondiale 2014. Da allora, ha già sommato 40 presenze e 7 reti. Attualmente, Lorenzo guadagna uno stipendio di 4,5 milioni a stagione, che non è il più alto, in ogni modo: più di lui, percepisce Kalidou Koulibaly con 6 milioni all’anno. La discussione, ovviamente, verterà sull’aspetto economico, per ché la durata non dovrebbe essere un problema. In effetti, se le parti si accorderanno, l’attaccante chiuderà la carriera con la maglietta azzurra, un pò quello che è sempre stato il suo sogno da quando l’ha indossata per la prima volta. Perderlo, comunque, è un’eventualità che nessuna della parti vuole prendere in considerazione, ma che potrebbe condizionare fortemente l’estate napoletana.

Domanda e offerta

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Il primo approccio non ha avuto un seguito. L’ entourage del calciatore ha presentato una richiesta superiore di un milione rispetto all’attuale ingaggio e Cristiano Giuntoli ha subito rinviato la discussione, perché il club non ha nessuna intenzione di soddisfare la domanda. La politica dell’abbattimento dei costi, imposta dal presidente, potrebbe mettere in discussione non solo la trattativa con Insigne ma anche quelle che si avvieranno per altri rinnovi. L’input del club è chiaro, tant’è che Koulibaly potrebbe essere ceduto proprio per alleggerire il bilancio di uno stipendio che incide per circa 12 milioni di euro lordi all’anno sulla voce costi. La situazione vive un momento di stallo, la proprietà vorrebbe chiudere prima dell’Europeo, ipotesi molto remota. Molto più probabile che se ne ridiscuterà al rientro delle vacanze del calciatore, dopo l’impegno con la nazionale.

Scenari

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La volontà delle parti, dicevamo, è quella di evitare la rottura. Allora, la soluzione potrebbe essere quella di ritrovarsi a metà strada, nel senso che il club garantirebbe a Insigne uno stipendio di 5 milioni a stagione per i prossimi 5 anni più alcuni bonus legati ai risultati della squadra. L’eventuale partecipazione alla Champions League potrebbe aiutare De Laurentiis a soddisfare, in parte, la richiesta del capitano. Ma se l’accordo non dovesse trovarsi, allora c’è la possibilità concreta che Insigne si ritrovi sul mercato.

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