Insigne-Toronto: c’è la firma. Il capitano del Napoli giocherà in Mls

Scelta fatta: nero su bianco per un contratto dal 1° luglio fino a fine 2028, per 11 milioni +4 di bonus. L’azzurro ha sottoscritto l’accordo in un hotel di Roma, accompagnato dalla moglie, dall’agente Vincenzo Pisacane e dall’intermediario Andrea D’Amico

Le strade si divideranno al termine della stagione. L’addio al Napoli sarà ufficiale una volta depositato il contratto, intanto però Lorenzo Insigne ha firmato i documenti che a partire dal 1° luglio lo legheranno al Toronto Fc per i prossimi cinque anni e mezzo. L’annuncio è atteso all’inizio della prossima settimana. Il giocatore ha incontrato nel pomeriggio gli emissari del club canadese all’hotel St. Regis di Roma, accompagnato dalla moglie, dall’agente Vincenzo Pisacane e dall’intermediario Andrea D’Amico. Il trasferimento si verificherà a fine campionato, quando invece la Mls sarà iniziata da pochi mesi. In tal senso si spiegano anche le singolari condizioni dell’accordo, che scadrà alla fine del 2028.

Un’offerta irrinunciabile

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La proposta del Toronto Fc era di quelle impareggiabili. Percepirà un ingaggio da oltre 11 milioni di euro a cui se ne aggiungono 4 di bonus. Cifre e durata ben lontane rispetto a quelle che gli ha sottoposto il Napoli durante le trattative per il rinnovo: un triennale da 3,5 milioni più 1,5 di bonus difficilmente raggiungibili, importo inferiore peraltro rispetto a quello del contratto in vigore. La società non ha voluto avanzare un’offerta più alta, considerando l’età del giocatore (a giugno compirà 31 anni) e l’obiettivo di ridurre il monte ingaggi del trenta per cento in vista della prossima stagione. Insigne era desideroso di vedere riconosciute le grandi cose fatte negli scorsi mesi, come il record personale di gol in campionato (19) e l’Europeo vinto da protagonista con la Nazionale, ma il dialogo non è stato produttivo.

Fine di un’era

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Era il 2006 quando varcò per la prima volta i cancelli del centro sportivo di Castel Volturno a 15 anni, scovato da Giuseppe Santoro, allora responsabile del vivaio e oggi team manager degli azzurri. Nel 2010 l’esordio in prima squadra con Mazzarri, poi i prestiti: Cavese, Foggia, Pescara. Due stagioni e mezzo in cui è cresciuto, in particolare sotto la guida di Zdenek Zeman, arrivando pronto per la Serie A. È l’inizio di una storia intensa, fatta anche di tanti momenti difficili, che alla fine ha portato Insigne a diventare capitano e uno dei simboli del club. Ha collezionato finora 415 presenze, con 114 reti: una in meno rispetto a quelle segnate da Diego Armando Maradona, superato soltanto da Hamsik e Mertens nella classifica dei marcatori del Napoli. Numeri destinati comunque ad essere aggiornati, perché Spalletti ha intenzione di contare su di lui finché potrà averlo a disposizione.

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