Insigne, Gila, Ilicic, Iturbe Quelli che… ancora zero gol

Il fascino inimitabile dell’incompiuto. Nell’arte e nella musica, alcune creazioni di Michelangelo oppure l’infinita Turandot di Puccini ne il sono chiaro esempio: il prestigio non viene certo intaccato se un’opera non trova la parola fine. Il discorso però cambia quando gli artisti per guadagnarsi la pagnotta devono buttare il pallone in fondo al sacco. Qui l’incompiutezza è sinonimo di fallimento. Il bomber che non fa gol è un assetato nel deserto: e in Serie A, dopo 11 giornate, di assetati del gol ce ne sono ancora tanti. Il nome più sorprendente è quello di Lorenzo Insigne che in stagione di Magnifico – 4 assist a parte – ha fatto vedere ben poco: 10 presenze, 0 reti e una media voto del 5.9. Il gol manca dallo scorso 10 aprile, quando siglò l’ultima rete stagionale, la 12esima. Dopo undici gare ne aveva già realizzate 6. Il tempo per smentirci c’è tutto, ma per ora il paragone con lo scorso anno grida vendetta.

Lorenzo Insigne, 21 anni. Ansa

Lorenzo Insigne, 21 anni. Ansa

bomber a secco — Ma la maledizione dello zero si è abbattuta anche su altri insospettabili: da Gilardino a Maccarone, da Pellissier a Paloschi fino a Floro Flores e Maxi Lopez. In sei la scorsa stagione realizzarono 46 reti, in questa invece, sono ancora alla ricerca della prima marcatura. Finisce dietro la lavagna anche Josip Ilicic, incostante, forse un po’ sfortunato, senza dubbio impreciso: un rigore fallito contro il Milan, 4 legni colpiti in 8 presenze (è record!) e una porta che pare sempre più piccola rispetto a quella che la scorsa stagione lo portò a quota 13.

cuadrado, lapadula e candreva — In Champions League ha già timbrato il cartellino regalando 3 punti importantissimi alla Juventus contro il Lione ma in Serie A, Juan Cuadrado, dopo 6 gare e 438 minuti è ancora a digiuno: tante le fiammate ma poca, pochissima, sostanza in zona gol. Proprio come Gianluca Lapadula, l’acquisto più caro dell’estate rossonera, che in questo primo scorcio, complice anche lo scarso impiego da parte di Montella è a 30 reti… dalle 30 reti realizzate con la maglia del Pescara. Troppo poche anche le apparizioni di Honda (80 minuti) e Luiz Adriano (84’) per trovare la via del gol, così come scarsi sono stati i tentativi di Ricky Alvarez, Diamanti, Tello, Djordjevic, Boye, Marilungo, Sadiq, Pucciarelli e Djuric per scrollarsi di dosso questa fastidiosa astinenza. In casa Inter a bocca asciutta oltre a Jovetic e Palacio, panchinari inamovibili per l’esonerato De Boer, c’è anche Antonio Candreva che la scorsa stagione con la maglia della Lazio si sbloccò solo alla tredicesima giornata. Quest’anno alla tredicesima c’è il Milan. A buon intenditor…

poche presenze — Discorso diverso quello del talentino bianconero Marko Pjaca, che prima dell’infortunio al perone che l’ha costretto a saltare le ultime 4 gare di campionato, era comunque stato impiegato col contagocce da Max Allegri, che probabilmente puntava ad un inserimento lento e graduale, stile Dybala per intenderci, per arrivare a fare del croato un perno inamovibile del suo scacchiere tattico. Cos’è che accomuna Iturbe, Floccari e Zarate? Tre presenze, tanta panchina e lo 0 nella voce gol realizzati. Il romanista è sceso in campo appena 33’ chiuso da Salah, Perotti ed El Shaarawy: ovvio che a Spalletti non dispiacerebbe un po’ di turnover, ma il paraguaiano finora, è ben lontano dall’essere il crack che si pensava nell’estate 2014. Per Floccari l’attenuante è l’infortunio al polpaccio di inizio stagione che ne ha inevitabilmente rallentato l’ascesa. Mentre per Mauro Zarate i problemi in questi ultimi tempi sono stati soprattutto fuori dal campo: la moglie è stata operata per un tumore al seno e Sousa non vedendolo tranquillo l’ha schierato poco o niente. Insomma, davvero in tanti aspettano ancora il loro acuto e ogni occasione sembra essere quella buona per dargli fiducia. Intanto però Godot continua a non farsi vedere…

Precedente Renate-Giana Erminio Sportube: streaming diretta live, ecco come vedere la partita Successivo Lazio, l'abbraccio dei tifosi La carica in vista di Napoli