Insigne e Osimhen, che magie. Il Napoli batte un Bologna sfortunato

Gli attaccanti fanno felice Gattuso, ma Sinisa avrebbe meritato di più: due gol annullati a Palacio e palo di Skov Olsen. Non basta la rete di Soriano. Crac Ghoulam: si teme per il legamento crociato

Nel nome di Lorenzo Insigne. Il Napoli piega il Bologna e conquista la quinta vittoria consecutiva al Diego Maradona. La serata del posticipo domenicale ha nel capitano napoletano il protagonista principale. Realizza due reti, la seconda pesantissima, perché arrivata dopo che il Bologna aveva accorciato le distanze con Soriano. L’orgoglio di Lorenzo è andato oltre, stavolta. Ha sentito dentro di sé la responsabilità di tenere in corsa il suo Napoli per il quarto posto e lo ha fatto nella maniera più concreta possibile. Non ha sfigurato, comunque, il Bologna. Mihajlovic non ha rinunciato a giocarsela, la partita, e in un paio di occasioni ha pure sfiorato il pareggio.

SUBITO INSIGNE

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La delicatezza del momento impone al Napoli un atteggiamento prudente, anche perché il Bologna lascia subito intendere che non starà lì a difendersi. Si parte con grande intensità, allora, e Lorenzo Insigne impiega appena nove minuti per indirizzare il risultato. Il capitano, assistito da Zielisnki con un apprezzato colpo di tacco, indovina l’angolo alla sinistra di Skorupski per il, vantaggio napoletano. Il gol, ovviamente, allenta un po’ le tensioni tra i ragazzi di Gattuso. Il quale perde Faouzi Ghoulam dopo appena 20 minuti. In un tentativo di recupero su Palacio, l’esterno sinistro si blocca di scatto tenendosi la coscia sinistra: la prima diagnosi parla di trauma distorsivo ginocchio sinistro, si teme per il legamento crociato. Domani mattina andrà a Roma per farsi visitare dal professor Mariani, a Villal Stuart. Al suo posto entra Hysaj che va a sistemarsi dal lato di Skov Olsen, la vera spina nel fianco della difesa napoletana.

VICINO AL PARI

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Mihajlovic priva a spostare di qualche metro il baricentro, per aggredire il Napoli poco fuori dalla sua area. Al 20’, Skov Olsen riesce persino a mettere i brividi all’avversario con un gran diagonale da destra: il pallone sbatte sul palo e ritorna in campo. Gattuso richiama i suoi, li sprona per tirarli fuori da quel leggero torpore nel quale sono piombati subito dopo il gol. Ed allora, è ancora una volta Insigne a scuotere la difesa emiliana, sempre da limite, con un tiro a giro sul quale Skorupski compie un vero prodigio, deviando il pallone in angolo. La gara è equilibrata, le azioni si susseguono su entrambi i fronti. Mertens resta un po’ isolato in attacco, mentre Zielinski è a mezzo servizio per un problema fisico. Dall’altra parte, Palacio corre come un ragazzino, non teme nemmeno il confronto con Koulibaly. Ed è proprio il difensore senegalese, al 23’, a deviarne una botta dal limite. È ancora l’attaccante argentino a gettare nel panico Gattuso, quando al 29’ colpisce di testa, a botta sicura, il cross di De Silvestri. Ospina, al rientro, evita il pareggio con un balzo felino. La chiusura del primo tempo tocca ancora a Palacio che si vede annullare un gol per fuorigioco.

ANCORA PALACIO

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La ripresa si apre con l’attaccante argentino sempre protagonista. È lui che dopo due minuti va a contrastare un rinvio di Ospina, frenandone il rilancio e appoggiando il pallone in rete. L’arbitro Chiffi ha un attimo di esitazione, mentre il guardalinee Valeriani punta la bandierina verso il centrocampo. Il dubbio viene risolto dalla Var che evidenzia il fallo di Palacio. Dalle due panchine si provvede ai primi cambi. Gattuso inserisce Osimhen per Mertens (8’), mentre Mihajlovic richiama a sé Poli per fare spazio a Dominguez.

CAMBIO VINCENTE

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L’ingresso di Osimhen permette al Napoli di avere un riferimento certo per puntare sulla profondità, favorito pure dal gioco sbilanciato del Bologna che deve recuperare il risultato. Così, al 21’, Zielinski avvia il contropiede con un lancio lungo per Osimhen che, sulla distanza, lascia un metro indietro Danilo e batte Skorupski. Appena un minuto prima del raddoppio, Mihajlovic aveva inserito Musa Barrow per dare maggiore consistenza all’attacco. Ma il raddoppio napoletano rende poco funzionale la mossa del tecnico emiliano che, nonostante tutto, può esultare al 28’ quando Ospina sbaglia un appoggio su Demme e favorisce l’azione per il gol di Soriano. Bologna rientrato in partita? Macché. Lorenzo Insigne non conosce la resa così 4 minuti dopo, approfitta di un controllo difettoso di De Silvestri per avviarsi tutto solo verso Skorupski che batte un tiro a fil di palo.

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