Inghilterra-Senegal, Kane sfida Koulibaly: nemici in casa per Southgate

Nei villaggi del Senegal invocare gli spiriti degli eroi nazionali è una consuetudine. Dicono i vecchi saggi che attraverso danze e pratiche rituali ci si può avvicinare a loro, lasciarsi ispirare e farsi guidare nel percorso della vita. Cinque giorni fa, giocando la partita decisiva per passare il turno con il numero 19 sulla sua fascia di capitano, Kalidou Koulibaly ha richiamato accanto a sé e alla squadra il simbolo calcistico della nazione: Papa Bouba Diop, l’eroe del Mondiale 2002 in cui il Senegal raggiunse i quarti, proprio nel giorno in cui ricorrevano i due anni dalla sua scomparsa. E l’ex Napoli, con Papa Diop nell’anima, ha segnato il gol decisivo per trascinare i compagni agli ottavi. In quegli stessi villaggi, nessuno crede sia solo un caso. 

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Premier

Il Senegal si aggrapperà probabilmente al suo profondo animismo anche stasera (ore 20 , diretta Rai1) all’Al Bayt Stadium contro la temibile Inghilterra. E se Bouba Diop vent’anni fa segnò il gol decisivo (ai gironi) contro la “Francia colonizzatrice“, stasera i suoi eredi tenteranno di eguagliarlo contro l’Inghilterra, anch’essa conquistatrice nei secoli dell’imperialismo. I “leoni della Téranga” contro i “Tre Leoni“: questo ottavo è una sfida a chi ruggisce di più, dove la Premier fa senza dubbio la voce grossa. L’ex difensore del Napoli, oggi al Chelsea, sfiderà infatti i compagni Gallagher, Mount e Sterling. Ma gli incroci sono tanti tra la nazionale africana e il Paese dove il football è nato: il portiere Mendy ad esempio condivide lo stesso spogliatoio di Koulibaly e, oltre a i due giocatori blues, altri 7 tra i convocati di Aliou Cissé giocano nella terra di Re Carlo. A proposito: il Ct senegalese ha la febbre, «ma domani sarà sicuramente in panchina a guidare la nostra squadra che può battere l’Inghilterra» ha detto ieri il suo vice, Regis Bogart 

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Strapotere

Agli africani mancherà il centrocampista Idrissa Gana Gueye, squalificato, mentre i vice campioni d’Europa sono al completo. E fanno paura a tutti. «È fantastico avere tutta la rosa a disposizione per una partita così importante – ha detto il ct Southgate alla vigilia – abbiamo tanta fiducia in noi stessi e sono certo che andremo avanti». Harry Kane stringerà i denti: «Il mio piede sta bene, non è affatto un problema e sta migliorando giorno dopo giorno – le parole del capitano ridimensionando con le sue parole il problema alla caviglia destra accusato contro l’IranMi sento bene. I gol sono ciò su cui verrò giudicato maggiormente, ma sono una persona calma e ho sempre voglia di fare del mio meglio per la squadra». Nella fase a gironi gli inglesi hanno segnato il maggior numero di reti insieme alla Spagna (9), pur senza il contributo in zona gol del loro centravanti. E anche stasera si presenteranno con il 4-3-3 che dà spazio agli inserimenti delle mezze ali Mount e Bellingham – con Rice a fare legna in mediana – e libera la fantasia lì davanti di Rashford, Kane e Sterling. Questo tridente con velocità, potenza fisica, dinamismo e classe, secondo molti osservatori, non ha niente da invidiare a quello brasiliano in grado di prendersi già la copertina di Qatar 2022. 

Inghilterra, il riscatto di Rashford

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