Infantino rieletto presidente Fifa, una pessima notizia per il calcio

La rielezione per acclamazione di Gianni Infantino alla presidenza Fifa sino al 2027, è una pessima notizia per il calcio mondiale. I motivi sono questi: 1) Infantino è l’uomo che, a conclusione di Qatar 2022, ha definito il torneo “il mondiale più bello della storia”, come se non ci fossero stati gli operai morti nei cantieri dell’emirato; il divieto alle nazionali di indossare la fascia arcobaleno quale simbolo dei diritti civili delle comunità LGBTQ+; il silenzio assordante sulla repressione del regime iraniano che ha colpito anche i calciatori; il caso del bisht, il mantello di colore nero con decorazioni in oro, fatto indossare all’imbarazzato Messi dall’emiro del Qatar fra gli applausi compiacenti di Infantino. Evidentemente dimentico dell’articolo 27 del regolamento della Fifa che presiede: durante la cerimonia di premiazione ufficiale dei Mondiali, la norma vieta a un calciatore di indossare un indumento che copra, anche parzialmente,la divisa della propria nazionale. 2) Il terzo mandato di Infantino nasce sotto il segno del calcio business, sempre meno calcio e sempre più business. Gli gnomi di Zurigo hanno annotato come, all’arrivo del successore di Blatter, i ricavi Fifa fossero di 6,5 miliardi di euro: la previsione per il periodo 2023-2026 parla di 11 miliardi di euro. Come sarà possibile accumulare questa somma? Moltiplicando i ricavi da diritti tv e sponsor. In che modo? Moltiplicando il numero delle partite.

Fifa, Infantino confermato presidente fino al 2027: “Vi amo tutti”

Il nuovo Mondiale e il rischio infortuni

3) La fase finale del Mondiale in Canada, Usa e Messico vedrà la partecipazione di 48 squadre; l’ipertrofia infantiniana ha appena partorito il mondiale quadriennale per club a 32 squadre e, siccome, non bastava, la Fifa ha confermato pure il mondiale annuale, scatenando la rivolta delle Leghe europee capeggiata dalla Liga spagnola, essendo il calendario già congestionato e registrando “il totale disprezzo per le competizioni nazionali”. 4) Tanto più si gioca quanto più cresce il rischio di infortuni degli atleti, il cui numero è aumentato a dismisura. Farebbe questa considerazione anche il campione del mondo di tautologia, Jacques II de Chabannes de La Palice (1470-1525), maresciallo di Francia, signore di La Palice, Pacy. Chauverothe, Bort-le-Comte e Le Héron. Un quarto d’ora prima di morire, Lapalisse era ancora in vita, recita l’epitaffio dei suoi soldati, tramandato nel corso del tempo e nel tempo mutato rispetto all’ortografia originale (“Se non fosse morto, farebbe ancora invidia”). Evidentemente, Infantino trascura Lapalisse.

Mondiali 2026, approvato format a 48 squadre

Guarda il video

Mondiali 2026, approvato format a 48 squadre

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Haaland si fa sfuggire i suoi segreti in una foto: il dettaglio è clamoroso Successivo Klopp terrorizza i tifosi: il gesto prima di uscire dalla Champions è senza senso