Infantino, fuori dal campo è stato il peggior mondiale della nostra vita

. E’ ufficiale: Gianni Infantino è campione del mondo. D’improntitudine. Non pago di ciò che disse alla vigilia del torneo, ignorando completamente diritti umani, diritti civili, vittime del lavoro sui cantieri di Qatar 2022, in sede di bilancio finale, il presidente della Fifa ha fatto del suo peggio. Ha definito il torneo “il migliore della storia”, ha parlato di un calcio “che ha protetto i diritti”(!) e “non discrimina nessuno in base ai valori e ai sentimenti”. Ha ignorato la repressione in Iran e le minacce del regime di Teheran ai familiari dei giocatori della Nazionale, rei di non avere cantano l’inno al loro debutto nel torneo iridato. Ha ignorato i diritti degli omosessuali e della comunità LGBTQ +, vietando ai capitani di indossare la fascia arcobaleno e ricevendo in testa il suo boomerang quando la Germania si è tappata la bocca in segno di protesta, in telediretta planetaria. Ha minimizzato le morti sul lavoro nei cantieri delle opere realizzate per il Mondiale, proprio nelle ore in cui diverse organizzazioni nepalesi hanno scritto al medesimo Infantino chiedendo risarcimenti per i 400 mila lavoratori nepalesi non pagati, così come le famiglie degli operai morti nei cantieri. The Himalayan Times ha riferito che la lettera è stata affissa sui muri di tutta Kathmandu, compreso l’aeroporto internazionale di Tribhuvani: “C’è un enorme pericolo che, al fischio finale della Coppa del Mondo, il sacrificio di così tanti lavoratori migranti venga dimenticato e le loro richieste di giustizia e risarcimento ignorate. Se la Fifa vuole mostrare rispetto verso le persone che hanno reso possibile questo torneo, Gianni Infantino dovrebbe garantire che i lavoratori e le loro famiglie siano ricompensati. Le loro richieste non devono più essere respinte”.

Infantino: "La FIFA deve rispettare tutti, anche i regimi"

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Infantino: “La FIFA deve rispettare tutti, anche i regimi”

Secondo il Guardian, gli operai morti nei cantieri sono stati 6.500. Infantino, invece, ha detto: “Credo che ogni vittima sul lavoro sia una vittima per tutti: è una tragedia non solo per i familiari, ma per tutti noi. Credo anche che per tutte queste ragioni e per il rispetto della verità sia necessario essere molto precisi, quando si tratta questo argomento. La differenza nelle cifre comunicate, 3 vittime contro 400, è troppo stridente. Tre sono le persone cadute nella costruzione degli stadi, 400 negli altri cantieri. I diritti dei lavoratori ci stanno molto a cuore. Stiamo per concretizzare un accordo specifico con l’Organizzazione mondiale del lavoro, il Mondiale ha captato l’attenzione sulla questione”. Eh? Per completare il capolavoro, secondo la Cnn la Fifa ha negato al presidente Zelenskyi la possibilità di i indirizzare un messaggio al mondo sulla barbara guerra contro l’Ucraina scatenata dalla Russia. In fondo, che cosa può importare a Infantino? Lui abita a Doha, mica a Kjiv.


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