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Indice di liquidità e caos Figc-Lega: il Tar decide il 21 giugno

ROMA È stata accolta dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio la richiesta di abbreviazione dei termini e fissata al prossimo 21 giugno la camera di consiglio collegiale in merito al ricorso della Figc contro la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport sull’indice di liquidità, oggetto dello scontro con la Lega di Serie A. 

Indice di liquidità, i motivi dello scontro Lega-Figc

Alla base del caos tra Lega e Figc c’è la situazione finanziaria della Lazio, unica squadra del massimo campionato italiano fuori dai parametri dell’indice di liquidità per 2 milioni e 50mila euro (il Bologna ha varato un aumento di capitale da 17 milioni, il Lecce da 4). Il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha però vinto il ricorso presso il Collegio di Garanzia dello Sport, che ha deciso che l’indice di liquidità non può essere un criterio di ammissione, risolvendo di fatto a proprio favore il contenzioso tra Lega e Federazione. La sentenza, però, genera un effetto valanga: la formulazione del dispositivo rischia infatti di far saltare tutti i controlli economici che la Figc effettua sui club di ogni categoria e, in senso più ampio, la possibilità di regolamentare l’iscrizione ai singoli campionati, che sarebbe garantita anche alle società che non hanno i propri conti a posto. Da qui, la richiesta al Tar di accelerare la stesura delle motivazioni, in quella che si preannuncia una vera e propria corsa contro il tempo, dal momento che la scadenza per l’iscrizione ai campionati è fissata al 22 giugno. 

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Lazio, per sistemare l’indice di liquidità servono cessioni