Incredibile in Mls, espulso il traduttore di Almeyda

Matias Almeyda allena in MLS, ma con l’inglese le cose non vanno ancora benissimo. Nessun problema, perchè i San Josè Earthquakes gli hanno messo a disposizione un traduttore. Che però nel match contro i Colorado Rapids…si è fatto espellere!

Nel mondo del calcio succede con una certa frequenza di ritrovarsi a lavorare in un paese straniero. E soprattutto per un allenatore è assolutamente necessario imparare l’idioma del paese dove lavora, perchè la maggior parte dei calciatori parleranno quella lingua e i giornalisti e gli addetti ai lavori ormai si aspettano che un tecnico riesca, almeno dopo qualche mese, a esprimere qualche concetto. Certo, poi ci sono i casi straordinari come Marcelo Bielsa, che ammette che il suo inglese non sarà mai abbastanza buono per spiegarsi al meglio. Ecco perchè, soprattutto agli inizi di una nuova esperienza, diventa fondamentale il mestiere del traduttore. Una persona che affianca l’allenatore e che traduce nella miglior maniera possibile indicazioni e concetti che altrimenti potrebbero essere male interpretati.

TRADUTTORE – Una situazione che si è trovato a vivere anche l’ex Lazio, Parma e Inter Matias Almeyda. L’argentino non ha certo problemi con lo spagnolo, che è la sua lingua madre, nè con l’italiano, dato che ha giocato in Serie A per tantissimi anni. Ma con l’inglese le cose non vanno ancora benissimo, nonostante l’ex centrocampista alleni in MLS dal 2018. Dunque, in puro stile Bielsa, la necessità di un traduttore si è fatta sentire. Nessun problema, perchè i San Josè Earthquakes gli hanno subito messo a disposizione un “head of coaching communication”. Peccato che, come riporta Goal, il collaboratore in questione, Agustin Zalazar, si sia…fatto espellere nel match contro i Colorado Rapids.

ROSSO – Il tutto è avvenuto al minuto 70, quando la panchina di San Josè ha cominciato a protestare vivacemente nei confronti del direttore di gara per una decisione non condivisa. E siccome Zalazar di tutti quanti è quello che sa meglio l’inglese, l’arbitro…deve aver sentito anche troppo bene quello che gli ha detto il collaboratore di Almeyda. Risultato, rosso per il traduttore e giallo per il tecnico, che forse si è salvato proprio per la poca padronanza della lingua locale. Non che le cose siano comunque andate troppo bene, considerando che l’argentino si è dovuto arrangiare come ha potuto per comunicare con i suoi per il resto del match, che alla fine è terminato 1-1. Insomma, sapere la lingua del posto è utile, ma come dimostra Zalazar, a volte anche pericoloso…

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