Incredibile all’Olimpico, lo Spezia ne fa 4 e la Roma (in 9) va a casa!

Nei quarti la squadra di Italiano troverà il Napoli: i giallorossi avevano rimontato da 0-2 ma nei supplementari e con due uomini in meno sono crollati

La Roma non esce dall’incubo del derby, lo Spezia si regala una notte da sogno e la possibilità di sfidare il Napoli nei quarti di Coppa Italia. La squadra ligure si impone 4-2 all’Olimpico dopo essere passata in vantaggio per 2-0 e aver giocato i supplementari in 11 contro 9 per la doppia espulsione di Pau Lopez e Mancini, mentre la Roma dice addio al primo obiettivo stagionale e, probabilmente, anche a tante certezze costruite fino a qualche giorno fa. Con l’aggravante di un sesto cambio proibito dal regolamento che avrebbe causato in ogni caso la sconfitta a tavolino.

Avvio da incubo

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Se l’obiettivo era dimenticare la batosta subita dalla Lazio la squadra di Fonseca non ci riesce praticamente mai. La prima ora della Roma è, infatti, da dimenticare. Non tanto come mole di gioco, perché i giallorossi più di qualche occasione la costruiscono (Borja Mayoral si divora un paio di gol facili), ma in difesa, e con il centrocampo che fa poco filtro, ballano troppo. E, soprattutto, mettono in mostra pochissimo carattere. Anche perché lo Spezia si presenta in formazione ampiamente rimaneggiata (i soli Vignali e Maggiore confermati rispetto alla partita di campionato contro il Torino, Nzola è in tribuna), mentre la Roma, pur lasciando in panchina Dzeko, Veretout, Karsdorp, Smalling e Ibanez ha in campo gente come Mancini, Spinazzola, Villar, Cristante, Pedro e Mkhitaryan. È l’armeno (decima rete stagionale in 24 presenze) a rimettere le cose a posto segnando, al 73’ il 2-2, quando ormai lo Spezia stava iniziando a credere nell’impresa nei tempi regolamentari.

Super Spezia

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La Roma aveva accorciato le distanze sul finire del primo tempo quando Pellegrini, in area, era stato steso da Ismajli, e poi aveva trasformato il successivo rigore. Fino a quel momento la Roma era in bambola, con ancora le scorie del derby, visto che lo Spezia era passato in vantaggio con un rigore di Galabinov dopo 6’ (tocco di Cristante su Maggiore in area, forti proteste giallorosse) e aveva poi raddoppiato al 15’ con Saponara, bravo ad approfittare di una brutta uscita in area della Roma.

I supplementari

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Per la squadra di Fonseca davvero un inizio da incubo (16 gol incassati nelle ultime sette) partite, poi nel corso dei 90’ riesce a rimettersi in carreggiata, tanto che all’85’ avrebbe l’opportunità di completare la rimonta ma Borja Mayoral spreca, un’altra volta, la rete del successo a porta vuota. Lo Spezia prova ancora il colpaccio con Piccoli, ma la splendida parata di Pau Lopez manda le due squadre ai supplementari. Supplementari che iniziano come peggio non si potrebbe: Mancini si fa buttare fuori per un fallo a centrocampo (doppio giallo), neppure un minuto dopo Pau Lopez, in uscita, liscia il pallone e prende Piccoli. Rosso anche per lui, entra Fuzato, appena tornato dal prestito dal Gil Vicente, e la Roma si ritrova a giocare in 9 (4-3-1). Resiste il primo tempo, all’inizio del secondo arriva il gol dell’ex Verde, che di testa batte Fuzato, e poi Saponara chiude i conti segnando il 4-2 con un bellissimo pallonetto. Poco prima della partita, alla Rai, Verde aveva detto: “Essere tornato in questo stadio mi sembra un sogno”. Forse neppure lui immaginava così bello. E forse la Roma non lo immaginava così brutto, visto che c’è anche la questione del sesto cambio fatto da Fonseca da verificare con il possibile errore tecnico.

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