Inclusione e lotta al razzismo, parte oggi il podcast della Juve

In uscita “Sulla razza”, trasmissione in 12 episodi nell’ambito dei progetti del club con la propria community sulle diversità, mettendo il linguaggio al centro della lotta alla discriminazione e al pregiudizio

Parlare della questione razziale in Italia con un linguaggio aggiornato usando termini che meritano di essere analizzati, contestualizzati e spiegati, con l’intento di continuare a promuovere valori fondamentali come rispetto, condivisione e inclusione delle diversità per migliorare non solo sé stessa, ma anche la propria comunità globale. La Juventus lancia oggi il primo episodio di Sulla Razza – powered by Juventus, podcast in 12 parti a cadenza quindicinale che si propone nei prossimi sei mesi di tradurre in italiano concetti ed espressioni provenienti dalla cultura angloamericana, ma che spesso si applicano alla realtà italiana, da Fair skin privilege a Colourism, grazie alle competenze delle tre autrici: Nadeesha Uyangoda, autrice freelance, Nathasha Fernando, docente di media e sociologia all’università di Westminster (UK), e Maria Mancuso, editor e co-speaker di S/Confini. Il podcast sarà disponibile su Spotify, Apple Podcast e Google Podcast.

Differenze

—  

L’iniziativa rientra nell’ambito di Juventus Goals, il quadro di attività a impatto sociale che Juventus ha intrapreso da più di dieci anni con l’obiettivo di fare leva sui valori dello Sport per contribuire concretamente all’evoluzione della società e delle nuove generazioni. Nasce da qui il nuovo percorso “Differences make the difference”, fondato su azioni e programmi concreti per affermare che la differenza alla lotta contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione è dettata non solo dalle azioni ma dalla reale comprensione e inclusione delle diversità.

Nelle scuole

—  

Di questo percorso fa parte anche la decima edizione di Un Calcio Al Razzismo, il progetto contro ogni forma di discriminazione che coinvolge le scuole secondarie di primo grado, inizialmente del Piemonte e poi di tutta Italia, basato su un modello educativo che mette le parole al centro di moduli digitali e attività da svolgere in classe e a casa su temi come stereotipo, pregiudizio, discriminazione e razzismo saranno i temi trattati tramite moduli digitali e attività da svolgere sia in classe che a casa. Obiettivo finale è, attraverso attività formative e momenti di gioco, rendere le giovani generazioni più consapevoli e responsabili del linguaggio adottato.

Precedente Per l'Inter serve un miliardo Successivo Tare, che paura: aggredito da un pitbull. Morto uno dei suoi cani