Incidenti prima della finale con l’Italia: un turno a porte chiuse per l’Inghilterra a Wembley

L’Uefa costringe gli inglesi a disputare la sfida con l’Albania del 12 novembre senza pubblico per i disordini prima della gara con gli Azzurri. La punizione è per 2 turni, ma il secondo è sospeso per 2 anni con la condizionale

Una partita a porte chiuse per gli incidenti avvenuti a Wembley prima della finale degli ultimi Europei, persi dai sudditi di Sua Maestà contro gli Azzurri. Lo ha deciso l’Uefa, che ha imposto all’Inghilterra anche un successivo match senza pubblico, ma con la condizionale per i prossimi due anni. Ovvero, scatterà solo in caso di nuovi disordini. L’ente che governa il calcio europeo ha motivato la decisione citando “la mancanza di ordine e disciplina dentro e attorno allo stadio in occasione della partita”. Il 12 novembre i vicecampioni d’Europa sfideranno quindi l’Albania a Wembley davanti a spalti deserti. Un triste flashback ai tempi della pandemia, con gli stadi deserti. Ma stavolta il Covid non c’entra, anche se oltremanica i casi stanno pericolosamente risalendo (oltre 40.000 al giorno) dopo le aperture totali senza restrizioni. Gli inglesi sono in vetta al girone I con tre punti di vantaggio sulla Polonia.

reazione

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“Anche se siamo delusi, ce lo aspettavamo – ha detto la federcalcio inglese – Condanniamo il terribile atteggiamento avuto dagli individui che hanno causato le vergognose scene viste attorno a Wembley quella sera, e ci dispiace tantissimo che alcuni spettatori non siano riusciti a entrare allo stadio proprio a causa di quei disordini. Siamo determinati a fare tutto ciò che serve affinché episodi simili non si ripetano in futuro e per questo abbiamo avviato un’indagine autonoma a capo di cui c’è la Baronessa Casey. Allo stesso tempo continueremo a lavorare con le autorità per supportarle in qualsiasi azione prendano nei confronti dei responsabili”.

i fatti

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Momenti di tensione si erano registrati durante l’arrivo dei tifosi a Wembley. Alcuni inglesi avevano lanciato in aria lattine, fumogeni e coni segnaletici e scandito cori minacciosi contro gli italiani che stavano raggiungendo lo stadio. L’intervento della sicurezza aveva sedato la situazione. Ma c’erano stati anche altri incidenti, con numerosi supporter inglesi che erano riusciti a superare le transenne e accedere allo stadio pur non avendo i biglietti. Scontri si sono registrati anche nell’ultimo match di qualificazioni mondiali con l’Ungheria, sempre a Wembley, ma stavolta i colpevoli erano stati i tifosi ospiti.

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