In Serie A la fantasia mette le ali

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In Serie A la fantasia mette le ali

Da Perisic a Suso, da Felipe a Insigne e Candreva: l’ultima giornata di campionato ha detto che comandano loro

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Da Perisic a Suso, da Felipe a Insigne e Candreva: l’ultima giornata di campionato ha detto che comandano loro

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ROMA – Gli assist, la tecnica, la qualità, ora anche i gol si sono spostati sulla fascia. Le ali al posto dei trequartisti, i vecchi numeri 7 al posto dei vecchi (e quasi scomparsi) numeri 10. L’ultima giornata ha certificato il passaggio della fantasia (e, come detto, anche dei gol) dal centro del campo all’esterno. Hanno segnato Insigne (doppietta), Bernardeschi (doppietta, anche se nel suo caso non si tratta di un’ala pura), Candreva, Perisic, Suso (doppietta nel derby), Felipe Anderson e Ocampos. Due ali vere, come Salah e Callejon, sono invece ai primi posti nella classifica dei cannonieri, l’egiziano con 8 gol, lo spagnolo con 7. Non va dimenticato Cuadrado, forse l’ala più ala della Serie A: sabato scorso è entrato a metà del primo tempo ed è stato uno dei migliori della Juventus. E’ il momento delle ali o, come si chiamano da qualche anno a questa parte, degli “esterni alti”.

LE CATEGORIE – Potremmo dividere il ruolo in diverse categorie. Le ali tattiche, per esempio, definizione adatta a Callejon, un giocatore di fascia che ha un senso spiccato del tempo, del movimento e dell’equilibrio. Ali tecniche: Candreva, Suso, Papu Gomez. Ali… duplici: Felipe Anderson, buono per il 3-5-2, ancora meglio per il 4-3-3. Ali pure: Cuadrado e Perisic. Ali… finte: Insigne e Bernardeschi. Ali da contropiede: Salah. In tutti i casi, si tratta di giocatori che hanno tecnica (anche se non nella stessa dose) e quindi dribbling, corsa, scatto e una certa resistenza atletica.

L’ALA VERA – Per come sta in campo e per come si muove è Cuadrado. Può dribblare da fermo e in corsa, può andare al tiro e al cross, può giocare in qualunque squadra perché tanto il suo gioco non cambia. Non è troppo interessato a quello che accade alle sue spalle quando è senza palla, ma appena gli finisce fra i piedi è irresistibile. Montella, ai tempi della Fiorentina, ha provato a schierarlo qualche volta a tutta fascia, ma il colombiano è un’ala d’attacco.

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