In palio il trofeo del “Maledetto United”: sfida storica tra Derby e Nottingham

di Marco Alborghetti –

Le rivalità calcistiche non sempre passano prettamente dalla vicinanza geografica o dai precedenti storici. Nel caso di Nottingham Forrest-Derby County, basta un nome a scaldare gli animi delle due fazioni: Brian Clough. Un nome conosciuto e venerato, per cultori del calcio e per cinefili con la passione delle biografie sportive, un uomo che ha fatto la storia delle due squadre.

Il Brian Clough Trophy del 2019

Nel celebre film “Il maledetto United”, Clough approda nel 1974 al Leeds United (squadra che odia profondamente) in seguito ai suoi exploit sulla panchina del Derby County. Un’avventura quella a Leeds che durerà solo 44 giorni, per poi trasferirsi in seguito al Nottingham Forrest, dove vincerà tutto.

Non è di certo inedito nella storia del calcio assistere al passaggio del proprio allenatore nella squadra acerrima nemica, ma diventare il casus belli della rivalità stessa è da pochi eletti.

BENEDETTE MIDLANDS

Clough riuscì nell’impresa di trascinare fuori dal baratro il Derby County, portandola dapprima alla vittoria della First Division alla fine degli anni 60’ e poi alla conquista dello storico campionato di Premier League nella stagione 1971-1972.

La maledetta parentesi a Leeds lo convinse a trasferirsi obtorto collo sulla sponda avversaria del Nottingham,  dove nei 18 anni di successi si annoverano le due Coppe dei Campioni consecutive vinte nelle stagione 1978-79, 1979-80.

Nel 2004 Brian Clough è stato portato via dal cancro, ma da allora la sua memoria viene omaggiata in ogni derby, amichevole o sfida di campionato che sia. Già, perché entrambe non hanno mai percepito il minimo tradimento da parte dell’amato allenatore, e da decenni lottano per ereditare interamente la memoria di Clough.

Dal 2007 viene messo in palio il Brian Clough Trophy, e al momento  è il Nottingham a detenere il trofeo, avendo vinto per 1-0 l’ultimo incontro tra le due squadre.

Venerdì andrà in scena l’ennesimo capitolo di questo derby eterno, perché eterno sarà il ricordo di un uomo capace di unire per 90 minuti mente e cuore di due acerrime avversarie, sotto la sua ala protettrice.

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