Lunghi applausi e sciarpe rossoblù agitate al vento per ricordare Gigi, sul sagrato della basilica di Bonaria, dove nel pomeriggio si sono celebrate le esequie del campione. Il c.t.: “Aveva qualità superiori”
24 gennaio 2024 (modifica il 25 gennaio 2024 | 13:56) – cagliari
L’abbraccio di Cagliari e dell’Italia intera. Forte, sincero, profondo. Ora che tutto è finito e Gigi Riva riposa nel cimitero di Bonaria, è bello ricordare tutto quel che si è notato alla cerimonia che ha coinvolto migliaia di persone. Dopo la lunga coda di coloro che sin dalle prime luci dell’alba e fino alle 13 avevano reso omaggio a Gigi Riva nella camera ardente allestita presso la Domus Arena, da mezzogiorno in poi un’altra folla immensa – trentamila persone, secondo i dati della Questura – si era riversata in piazza dei Centomila davanti alla basilica di Bonaria dove monsignor Giuseppe Baturi ha celebrato la Santa Messa alla quale hanno assistito all’interno circa 800 persone. Fuori erano stati allestiti due maxischermi. Tre ore di attesa per salutare il mito. In chiesa circa 800 persone. Almeno 200 erano i sindaci, con tanto di fascia tricolore, di tanti comuni della Sardegna per rappresentare il forte legame del campione con un’isola che lo ha amato indistintamente, non solo a Cagliari. Pochissimi i politici, a parte il governatore in carica (si vota il 25 febbraio) Cristian Solinas, il sindaco Paolo Truzzu (ora candidato come governatore) i consiglieri regionali Pais e Alessandra Zedda, tifosissima, il presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco.
SPORTIVI
—
Ma erano soprattutto gli sportivi a risaltare. Il Cagliari con tutta la prima squadra in divisa di rappresentanza e il tecnico Claudio Ranieri fortemente provato. Il presidente Tommaso Giulini , che non ha lasciato “Gigi” e i familiari neppure per un istante, le giovanili in tuta, l’Academy, tutti i dipendenti del Cagliari Calco guidati da Elisabetta Scorcu, responsabile dello Slo e delle vecchie glorie, una delle poche persone da sempre ammesse a casa Riva. Dei campioni si è detto. Il charter della Figc aveva a bordo 25 persone. Dal presidente Gravina agli ex Abete, Carrara, poi Valentini, Vlahovic, Tardelli, Perrotta, Buffon, Peruzzi, Cannavaro (che aveva portato la maglia azzurra a Gigi nella camera ardente, poi portata a Bonaria), Amelia. I campioni del mondo del 2006 hanno portato la bara in spalla applauditi dalla folla che aspettava l’uscita sulle note di Piero Marras e la celebre “Quando Gigi Riva tornerà”. In prima fila il ministro dello Sport e il presidente del Coni Giovanni Malagò che ha ricordato l’episodio del Collare d’Oro che gli portò all’Unipol Domus (presente il presidente del gruppo Unipol Carlo Cimbri) prima di un Cagliari-Juve. “Lo convinsi, fu l’ultima sua uscita pubblica allo stadio”. Il c.t. Spalletti lo ha definito “uomo dalle qualità superiori”. Tanti gli ex da Zola a Suazo, da Albertini a Branca, da Matteoli a Festa. Appositamente da Matera era giunto anche Franco Selvaggi. Presente Max Sirena di Luna Rossa e una delegazione del Torino, composta da Venera e Panetta. Venerdì il Toro giocherà qui.
GLI OMAGGI
—
Tantissime le corone di fiori, soprattutto rose. Dalle 100 rose rosse di Paola Cortellesi a quelle della famiglia Giulini. Poi la Figc, le Legends Fifa, il presidente Fifa, le Leghe di A e B, la Samp, il Milan, la famiglia Moratti e la Saras, il Cagliari calcio, tanti tifosi, Daniele Conti (arrivato anche alla camera ardente: “Lo incontrai e fu bellissimo, anche se non a casa sua”, ricordava), Andrea Carboni (ora al Monza) e la sua Sara, la Stella Marina di Montecristo il ristorante di riferimento del numero 11 più amato d’Italia.
lA GENTE
—
Ma, come ha voluto sottolineare il figlio Nicola, la cosa più bella è stato l’omaggio della gente, la sua gente, quella che gli ha fatto scegliere per sempre la Sardegna. Che quando Gigi ha “salutato” ha intonato il classico “C’è solo un Gigi Riva”. Martedì sera, invece, nella camera ardente, era arrivato anche l’ex allenatore rossoblù Rolando Maran, oggi tecnico del Brescia, accompagnato dal suo vice Christian Maraner.
RISPETTO
—
“Indelebile scelta di vita, grazie Gigi”, lo striscione dal significato eloquente appeso fuori dalla Unipol Domus dagli Sconvolts, gli storici tifosi rossoblù della curva Nord, che hanno così voluto onorare la memoria del mito Riva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA