Impresa della Fiorentina in 10! Milenkovic stende l’Atalanta al 93′, viola in semifinale

A Gasperini non bastano i gol di Zappacosta e Boga. Viola qualificati grazie alla doppietta di Piatek e alla rete del difensore all’ultimo assalto, con la squadra in inferiorità numerica per l’espulsione di Quarta

Dal nostro inviato Marco Guidi

10 febbraio – BERGAMO

Bergamo terra di conquista viola. Con o senza Vlahovic. Mesi fa la Fiorentina aveva espugnato il campo dell’Atalanta in campionato grazie a una doppietta del serbo su rigore, stavolta la vittoria proietta i toscani in semifinale di Coppa Italia, dove potrebbero trovare proprio la Juventus di Dusan. Al Gewiss finisce 3-2 per gli ospiti il quarto di finale più combattuto, emozionante ed equilibrato visto sinora.

VAR E PIATEK

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Gasperini in avvio concede un po’ di riposo a Muriel, schiera per la prima volta Boga dal 1’ e rispolvera Hateboer a tutta fascia sulla destra. Italiano risponde rivoluzionando il suo tridente, rispetto all’ultima di campionato con la Lazio: dentro Gonzalez, Piatek e Saponara. In difesa la coppia Martinez Quarta-Igor, Milenkovic solo in panchina. Avvio confusionario, ma alla prima azione la partita prende già una piega. Il Var Guida segnala all’arbitro Fabbri un pestone di De Roon su Nico Gonzalez proprio sulla linea dell’area nerazzurra. Il direttore di gara rivede l’episodio al monitor e decreta il rigore per i viola, poi trasformato con freddezza da Piatek. E’ il 9’ e la Fiorentina va in vantaggio senza che la partita abbia registrato un vero tiro in porta. Anche se, a dirla tutta, nel primo quarto d’ora la squadra di Italiano si fa preferire sul piano del gioco.

REAZIONE

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A svegliare i padroni di casa è l’uomo più atteso, Boga. Al 21’ la prima, vera corsa in maglia Atalanta, una percussione di 50 metri, viene stoppata all’ultimo da una deviazione che fa arrivare docilmente il pallone tra le braccia di Terracciano. Dall’altra parte, un bel tiro a giro di Gonzalez fa volare Musso per la deviazione in angolo. Ma l’Atalanta ora ha un piglio decisamente più convinto, mentre la Fiorentina fa girare palla con meno raziocinio. Così al 30’ Zappacosta con un’altra parabola “alla Del Piero”, su invito di Freuler, pareggia i conti. Il gol galvanizza gli uomini di Gasperini, che al 36’ è costretto al primo cambio, con Koopmeiners che rileva l’acciaccato Palomino. Gasp modifica così assetto, arretrando De Roon a destra nella retroguardia a tre, con Djimsiti che si sposta a sinistra. Alla Dea manca ancora un po’ di ordine, con Pasalic che non trova la giusta misura tra inserimenti centrali da punta e ricezioni da trequartista, ma l’inerzia nervosa della partita è ora dalla sua. La grande occasione prima dell’intervallo è confezionata e rifinita ancora dallo scatenato Boga: prima il tacco che libera la corsa di Zappacosta, poi l’esterno ad allargare sul cross dell’ex Genoa. Tutto bellissimo, se la palla non terminasse la sua traiettoria centrando il palo a Terracciano battuto, con Pasalic che poi non trova il pertugio per ribadire in rete.

BOTTA E RISPOSTA

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La Fiorentina si ripresenta meglio dopo l’intervallo, ritrovando efficacia nel palleggio. E non a caso la prima occasione è di marca viola, anche se nasce da fermo: punizione disegnata da Biraghi e incornata di poco alta di Piatek. Il piano viola, però, salta al 56’. Boga s’incunea in area vincendo il rimpallo con un tenero Martinez Quarta e poi col destro apre il piatto piazzando la palla alle spalle dell’incolpevole Terracciano. Sotto di un gol, Italiano corre subito ai ripari: dentro Bonaventura e Sottil, fuori Castrovilli (tra i peggiori) e Gonzalez. Ma i viola ora rincorrono la partita in tutti i sensi, muovendosi spesso all’indietro per contenere le folate nerazzurre. Ci prova Sottil a scuotere i suoi: sinistro largo al 21’. A ridestare i viola, però, è piuttosto un aiuto avversario, e cioè la follia con cui tre minuti dopo Koopmeiners fuori tempo atterra Maleh in piena area. Altro rigore e ancora Piatek sul dischetto: stavolta Musso respinge, ma la palla termina nuovamente sui piedi del polacco per il più comodo dei tap in. Sul 2-2 entrambi i tecnici danno una mischiata alle carte: Gasp inserisce Pessina e Muriel, Italiano Ikoné. A giovarsi più dei cambi è l’Atalanta, che al 78’ colpisce una clamorosa traversa con Zappacosta e subito dopo ottiene il vantaggio numerico, grazie all’espulsione per doppia ammonizione del disastroso Martinez Quarta.

BRIVIDO

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In dieci, la Viola si risistema con Milenkovic al posto di Maleh. Il finale è ovviamente appannaggio dei padroni di casa che, però, non trovano il guizzo vincente, sfiorandolo solo al 92’con il colpo di testa di Djimsiti fuori di un nulla. E all’ultimo secondo, proprio Milenkovic decide la qualificazione con un gran gol dal limite. Una vera beffa per l’Atalanta, col brivido del consulto Var, che alla fine conferma la validità del gol. La Fiorentina vola in paradiso, la Dea cade di nuovo per terra, dopo il ko in campionato con il Cagliari.

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