Partita con luci e ombre per il Milan a Nizza. Analizziamo la prestazione di alcuni rossoneri
Luci e ombre, com’è normale che sia di questi tempi, per il Milan andato in scena a Nizza. E’ stato il primo impegno di un certo livello per i rossoneri, che hanno dato due versioni di sé: opachi nel primo tempo, più brillanti nella ripresa. Mettiamo allora la lente di ingrandimento su qualche singolo.
In forma
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GIROUD – Dopo un’ora di evanescenza più o meno totale da parte di Leao, Pioli consegna a Olivier la prima missione rossonera e lui ci mette soltanto cinque minuti per illuminare l’intera estate dei tifosi rossoneri. Serviva un uomo d’area: eccolo.
ROMAGNOLI – La fascia è lì al suo posto, su quel braccio dove Alessio intende continuare a portarla. Era una partita complicata perché la mediana non ha fatto filtro e i francesi nel primo tempo sbucavano ovunque. Il capitano si è sempre fatto trovare pronto. Buon segno, bel segnale.
In ritardo
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POBEGA – La mediana a due non è la sua comfort zone, è cosa nota e si vede. Tommaso ci mette tutto lo spirito di sacrificio e l’adattabilità di cui dispone, ma fatica a contenere gli inserimenti francesi e non trova un grande aiuto in Tonali. Un bel tiro che finisce alto.
SAELEMAEKERS – Per uno come lui, che fa della corsa e dell’esplosività sul breve le armi migliori, le partite a metà della preparazione sono senz’altro un supplizio. Parte forte, ma dura poco e poi si annebbiano vista e gambe.
31 luglio – 23:46
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