Immobile regala la prima vittoria a Sarri: la Lazio ribalta il Bologna

I biancocelesti vincono in rimonta 2-1 grazie alla rete di Ciro e all’autogol di De Silvestri. La partita finisce in dieci contro dieci per le espulsioni di Maximiano e Soumaoro

Lazio con il cuore e con la fame. La formazione romana supera di rimonta il Bologna e porta a casa i primi tre punti del campionato. Vittoria sofferta ma meritata, giunta in coda ad una partita in cui succede di tutto e vengono a galla più i valori caratteriali di quelli tecnici. La formazione di Sarri gioca in pratica tutta la partita in dieci (il portiere Maximiano viene espulso dopo appena 6 minuti), ma poi alla fine del primo tempo si ristabilisce la parità (rosso anche per Soumaoro). Non a caso la Lazio nella ripresa rimonta e vince. Grandi rimpianti, però, per il Bologna, sia per non aver sfruttato a dovere la superiorità numerica nel primo tempo (chiuso comunque in vantaggio di una rete) sia per l’atteggiamento un po’ troppo remissivo nella ripresa. Per Mihajlovic, applaudissimo come sempre dai tifosi laziali, c’è parecchio da lavorare.

Rossi e rigori

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Pronti, via ed è subito corrida. Dopo appena sei minuti la Lazio si ritrova in dieci. Maximiano, il giovane portiere portoghese preso dal Granada, commette un’ingenuità che costa cara alla sua squadra. Blocca con le mani la palla appena fuori area su un’azione pericolosa, ma neanche troppo, del Bologna. L’arbitro Massimi lascia correre ritenendo l’intervento effettuato entro l’area, ma viene poi richiamato dal Var e, dopo l’esame delle immagini, estrae il rosso per il giocatore della Lazio (intervento volontario). Entra il secondo portiere Provedel e gli fa posto Basic. La Lazio si riorganizza con un 4-4-1 con i due esterni offensivi Anderson e Zaccagni che sono chiamati in pratica a coprire tutta la fascia. E’, forse, proprio la stanchezza a giocare un brutto scherzo a Zaccagni poco dopo la mezzora: l’ex Verona interviene in ritardo su Sansone e provoca il rigore che Arnautovic trasforma. Poi l’austriaco esulta polemicamente verso la curva laziale e si becca un giallo. Più pesante quello che qualche minuto dopo tocca a Soumaoro. Perché durante il recupero del primo tempo il difensore francese commette un altro intervento da giallo (su Lazzari, il primo era stato su Zaccagni) e prende il rosso, ristabilendo quindi la parità in campo tra le due squadre. Si va al riposo con gli ospiti in vantaggio per 1-0. Buona Lazio per i primi venti minuti nonostante l’inferiorità numerica (Immobile spreca un’ottima occasione sullo 0-0, un’altra la sventa Skorupski con un intervento prodigioso che impedisce allo stesso Immobile il comodo tap-in d testa). Meglio però il Bologna nella seconda parte del primo tempo. Provedel si supera per negare il gol a De Silvestri sullo 0-0. Poi, dopo il vantaggio di Arnautovic, è Sansone a sprecare la comoda palla per il raddoppio.

Il sorpasso

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Si riparte col Bologna che sostituisce Sansone con Bonifazi per ristabilire la linea a tre difensiva. Mihajlovic ridisegna la squadra con un 3-5-1-1 in cui i centrocampisti sono chiamati a turno a dare una mano ad Arnautovic. La formazione emiliana si difende molto bene fino alla metà della seconda frazione. Paradossalmente è più ordinata di quando, nel primo tempo, godeva della superiorità numerica. Dopo il 20’, però, lo scenario cambia. L’ingresso di Luis Alberto (al posto di Cataldi) rende la squadra di casa più imprevedibile e meno facile da leggere. In più si accende il turbo di Lazzari sulla destra. Proprio da un’iniziativa dell’ex Spal arriva il gol dell’1-1: lo provoca l’ex De Silvestri con un’autorete sul traversone del terzino. La Lazio a quel punto ci crede e spinge sull’acceleratore. Mihajlovic capisce che deve correre ai ripari e fa entrare Aebischer e Casius e poi anche Barrow, passando – dopo l‘ingresso di quest’ultimo – al 3-4-2. Ma la Lazio è in fiducia e continua a premere. Il gol del 2-1 arriva al 34’ grazie al solito Immobile che sfrutta alla perfezione un assist al bacio di Milinkovic, dopo una bella iniziativa di Luis Alberto. La partita finisce lì, il Bologna ci prova (Mihajlovic butta dentro anche Vignato), ma la stanchezza impedisce agli emiliani di trovare la via del pareggio.

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