Immobile: «Grazie Lazio, ora volo»

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Immobile: «Grazie Lazio, ora volo»
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«Il segreto? Quello che sto facendo di buono nel club me lo tengo molto stretto e lo porto in Nazionale»

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C’era chi pensava che questo passaggio, l’arrivo in un club che aveva appena salutato un mito come Klose, il peso di quella eredità e di un contratto importante e invece…
«Invece sono tornato il cannoniere che ero. E’ vero, mi sento davvero nuovamente me stesso. Inzaghi mi ha subito coccolato come un figlio, mi ha fatto sentire importante».

Un po’ quello che fa Ventura, anche da ct, con lei.
«Esatto, è proprio così. Il fatto è che quando vengo qui è la stessa situazione che sto vivendo alla Lazio. Io so quello che posso dare a lui e lui a me; diciamo che il nostro rapporto professionale non si è certo chiuso dopo che siamo andati via entrambi da Torino».

Ci voleva la Nazionale per fa sì che lei ricambiasse concretamente quanto lui le ha dato in carriera.
«Diciamo che in Macedonia ci sono davvero riuscito. Ed è giusto: il calcio è dare e avere; Ventura mi ha concesso la possibilità di giocare e io ho fatto centro».

Anche senza segnare, come con la Spagna, lei sta diventando fondamentale per questa Italia che ha bisogno di Immobile per reagire alle situazioni difficili.
«A Skopje abbiamo avuto una reazione buona, quando siamo andati sotto e in difficoltà; è successo qui, è accaduto contro la Spagna; ovviamente sono contento per me per il mister e per i miei compagni».

Leggi l’intervista completa sull’edizione odierna del Corriere dello Sport

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