Immobile: “Florenzi al PSG un regalo”. Poi il ricordo su Tuchel…

ROMA – Ciro Immobile ha trovato la sua giusta dimensione alla Lazio. Nella Capitale è esploso definitivamente. Si è messo alle spalle le esperienze poco entusiasmanti all’estero con Borussia Dortmund e Siviglia. In biancoceleste è diventato il capocannoniere d’Europa e della Serie A, da anni ormai segna con continuità. É l’anima e il volto simbolo del club. Ciro, ai microfoni di France Football, ha ricordato la sua esperienza in Germania e un aneddoto sul suo ex allenatore, Tuchel: “Mi sono piaciuti i suoi esercizi. Ma fuori dal campo non voleva gli interpreti. Per lui gli stranieri dovevano parlare tedesco. Un giorno mi convoca nel suo ufficio e mi fa bel discorso. Con me c’era Sokratis Papastathopoulos, mio ex compagno, parlava un po’ di tedesco. Gli dico: ‘Aiutami, non ho capito niente, è come se non mi avesse parlato!’. In Spagna non ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio. Ero sempre in panchina anche quando meritavo di giocare. Con Emery ho passato un periodo difficile”.

L’affare Florenzi al PSG

“Quando eravamo in Nazionale all’inizio di settembre, durante un pranzo, ha dovuto affrettarsi a finire perché aveva appena ricevuto alcune importanti novità. Lì si è capito che era arrivata l’offerta decisiva del PSG. Porterà qualità. È un terzino che ha una buona padronanza di entrambe le fasi, difensiva e offensiva. Considerando l’importo del suo trasferimento, è un regalo!”. 

Lazio, Immobile il Re d’Europa si racconta ai francesi

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