Immobile, ecco l’amico Inzaghi: dalla litigata agli abbracci fraterni

ROMA – Amici per il calcio e non solo. Il rapporto tra Ciro e Immobile e Simone Inzaghi è stato sempre speciale, oltre quel feeling che si crea tra giocatore e allenatore. Simone, per Ciro, è sembrato quasi sempre un fratello maggiore che porta consigli. La differenza d’età, di ‘appena’ quattordici anni, sicuramente ha aiutato a fare da ingrediente ad un binomio potentissimo. E vincente. L’attaccante si è consacrato, l’allenatore è diventato grande. Si sono aiutati a vicenda prima di separarsi. Sabato, da avversari, sono pronti ad abbracciarsi come una volta.

Inzaghi-story, da giocatore a allenatore: abbracci e successi

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Inzaghi-story, da giocatore a allenatore: abbracci e successi

Immobile e Inzaghi, un rapporto speciale

“Io e Inzaghi siamo cresciuti insieme a livello calcistico. Lui è nato da poco come allenatore, io ho raggiunto la maturità con lui, stiamo facendo un percorso bello insieme. Ci siamo divertiti, potevamo fare di più forse l’anno che abbiamo perso la Champions con l’Inter, però abbiamo vinto la Coppa Italia… Poi è ovvio che ci sono dei momenti di discussione, come con tutte le persone a cui si vuole bene: il litigio aiuta, è anche più forte, perché è vero. Al momento di quella sostituzione io ero arrabbiato perché ci tenevo a giocare, lui ci è rimasto male proprio per il rapporto che abbiamo, ma poi quelle cose lì son quelle che rafforzano il rapporto”. Ciro Immobile si riferisce a quel 22 settembre del 2019, quando reagì male dopo la sua sostituzione in una partita contro il Parma. Inzaghi lo rimprovera, poi la partita successiva non lo schiera titolare. C’è Caicedo contro l’Inter e la Lazio perde pure. Il sereno torna in casa contro il Genoa: Ciro segna e va a abbracciare Simone in panchina. Tutto perdonato, avanti insieme sempre e comunque. Non ovunque.

I numeri di Immobile con Inzaghi

Ciro con Simone in panchina ha segnato 149 gol e servito 53 assist. Mai nessuno in Serie A (nell’era dei tre punti a vittoria), con lo stesso allenatore, era arrivato a tanto. Pippo Inzaghi con Ancelotti si era fermato a 95. Bierhoff con Zaccheroni 92, Di Natale con Guidolin 91, Del Piero con Lippi 85. Un rapporto speciale e proficuo, saldato ulteriormente anche dall’amicizia delle mogli, Jessica e Gaia. In vacanza insieme e molto legate. Con la moglie del bomber, nel giorno del saluto di Inzaghi, che scrive: “Mi mancherai, ma sono tanto felice per voi”. Vedranno insieme la partita all’Olimpico, come una volta. Forse. Certi legami sono per sempre.

Lazio, Immobile è completamente recuperato

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