Immobile e la “maledizione” del bomber. Da 13 anni di capocannoniere e scudetto non vanno d’accordo

Ciro re del gol, ma niente titolo per la sua squadra. Come succede dal 2009 . L’ultimo a fare doppietta è stato Ibrahimovic, poi tanti attaccanti di razza, ma tutti senza il tricolore cucito sulla maglia

Mattia Giangaspero

25 maggio – Milano

Scudetto, Europa e salvezza.Il campionato è finito e le gerarchie finalmente sono state definite. Ma quasi tutto è rimasto in bilico fino all’ultima giornata. Il re del gol, invece, a qualche giornata dal termine sembrava già quasi certo. Il duello Immobile-Vlahovic l’ha vinto il biancoceleste che ha firmato anche un record: nessun italiano prima di lui nella storia era riuscito a diventare capocannoniere della Serie A per quattro volte.

Ma anche Ciro non è sfuggito alla “maledizione” del capocannoniere. Perché dal 2009 a oggi chi vince la classifica dei marcatori non vince anche lo scudetto. Un tabù che neanche il miglior goleador di tutti i tempi, Cristiano Ronaldo, aveva sfatato nel suo triennio italiano. Nella sua ultima stagione con la Juve aveva infatti vinto il titolo di capocannoniere, ma alla fine lo scudetto era andato all’Inter di Lukaku.

L’ultima doppietta

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L’ultimo a fare la doppietta è stato Zlatan Ibrahimovic, che nel 2009 segnò 25 gol e vinse il campionato con l’Inter davanti alla Juventus. Dopo di lui, il nulla. Nella stagione 2009/2010 l’Inter di Mourinho vince il triplete ed entra nella storia. A guidare l’attacco c’era un giovane Diego Milito, autore della doppietta decisiva contro il Bayern nella finale di Champions. Gol a raffica anche in campionato, ma niente titolo di bomber che andò invece a Totò Di Natale con 29 reti.

L’anno dopo l’Inter lascia la poltrona di campione d’Italia al Milan di un eterno Zlatan che però si ferma a 14 gol insieme ai suoi compagni di reparto Robinho e Pato sempre a quota 14. Ancora una volta lo scettro di capocannoniere va a Di Natale che segna 28 gol. Nel 2011/2012 Ibra stravince invece la classifica dei cannonieri con 28 reti, ma questa volta niente titolo. Il Milan si fa beffare, sul finale, dalla Juventus di Antonio Conte che comincia l’incredibile ciclo di 9 scudetti di fila.

Il record di Higuain

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In quegli anni tocca al Napoli dare spesso filo da torcere ai bianconeri. Non vince mai lo scudetto, ma più di una volta porta a casa il titolo dei marcatori. Prima con Cavani nel 2012-2013 con i 29 gol, poi nella stagione 2015-2016 con Higuain che segna 36 gol (infranto il record di Angelillo).

Tra i due sigilli tocca a due acerbi bomber in rampa di lancio, Immobile e Icardi. Il primo nella stagione 2013-2014 con il suo Toro si scopre vero attaccante di razza. E dopo gli exploit dell’annata precedente in Serie B con il Pescara, si ripete con i granata realizzando 22 gol.

L’argentino esplode definitivamente nella sua seconda stagione all’Inter, 2014-2015. Vince il titolo di capocannoniere, con 22 reti, insieme a un suo collega del gol un po’ più anziano: Luca Toni con il suo Hellas Verona torna sull’olimpo dei marcatori.
Dopo i gol a raffica col Napoli nel 2016 la Juventus decide di comprare Higuain. Ma quella magia non si ripete più. Il titolo viene vinto da Edin Dzeko che nella Roma di Spalletti segna 29 centri. Mentre nella stagione 2017-2018 il trono se lo riprende Mauro Icardi, sempre con 29 gol. E ancora una volta in condivisione. Con lui non c’è Toni, ma Ciro Immobile.

La stagione successiva è stata straordinaria per Fabio Quagliarella. L’attaccante della Sampdoria vive una seconda giovinezza e mette a segno 26 reti aggiudicandosi il titolo anche contro tutti i pronostici che andavano a CR7, al suo primo anno di Juve.

Nel 2019-2020 torna come un fulmine Ciro Immobile che poi vincerà anche la scarpa d’oro, davanti a Lewandowski: 36 gol, record di Higuain eguagliato. Ancora all’asciutto, invece, Cristiano Ronaldo che però “si accontenterà” di un altro scudetto con la Juventus

Finalmente CR7

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Cristiano Ronaldo riesce a chiudere in bellezza la sua avventura italiana, ma con un pizzico d’amaro, questa volta di squadra. Il cinque volte Pallone d’Oro vince il premio individuale con 29 gol, la sua Juve interrompe la striscia dei 9 scudetti di fila. Sono quindi tredici anni che il capocannoniere in Italia non vince anche il campionato. Chi riuscirà a sfatare questa maledizione?

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