Il Var è come il vaccino: non immunizza al 100%. Ma è indispensabile

Il video replay va solo calibrato e raffinato. Già così ha reso scientifico il fuorigioco e ridotto gli sbagli arbitrali. Va eliminata la discriminante del “chiaro ed evidente errore” per cancellare i sospetti

Ormai si è capito, la Var è come il vaccino, non immunizza al cento per cento. L’una non azzera il rischio dell’ errore arbitrale, l’altro non esclude che si possa prendere il Covid. Il che non significa assolutamente che di tutte e due si possa fare a meno. Anzi, è vero il contrario. La Var ha abbassato il tasso di sbagli delle terne arbitrali, il fuorigioco per esempio è diventato qualcosa di scientifico. Il vaccino abbatte i danni provocati dal virus, contiene le ospedalizzazioni e le terapie intensive, ammorbidisce la malattia, ne riduce di netto la mortalità. Tutti e due, Var e vaccino, vanno calibrati e raffinati.

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