Il Toro vola con Vlasic e Radonjic: 2-1 alla Cremonese. Granata in testa

Ai grigiorossi non basta la perla di Sernicola all’80’, la squadra di Juric porta a casa i 3 punti che la proiettano momentaneamente in vetta

Dal nostro inviato Mario Pagliara

27 agosto – Cremona

Il Toro si accomoda sul vertice della classifica, e va a dormire in questo dolcissimo sabato notte insieme alle altre grandi in vetta al campionato. Sì, è vero: siamo appena alla terza giornata, e quindi tutto deve essere ponderato con molta calma. Intanto dallo Zini di Cremona la squadra di Juric esce con un’altra convincente prova di forza: 2-1, vittoria mai veramente in discussione, al netto di qualche pure fisiologico brivido nel finale. Juric mette in cassaforte 7 punti, frutto di due vittorie esterne, e in 3 partite ha subìto due soli gol (ne ha fatti 4). La qualità della trequarti granata ha spaccato in due la partita: apre le marcature Vlasic, poi il 2-0 nasce e finisce con il genio di Radonjic. La Cremonese ha retto il confronto bene nel primo tempo, sulla distanza ha pagato il ritmo infernale del Toro e il gap tecnico. Il jolly pescato da Sernicola nel finale vale l’1-2 ed è un giusto premio alla prestazione dell’undici di Alvini.

26 ANNI DOPO…

—  

Una vibrante e piacevole partita riempie il sabato pomeriggio nel quale la Cremonese torna a giocare in Serie A nel proprio stadio, in uno Zini con un nuovo look per l’occasione, a ventisei anni dall’ultima volta. Bella accoglienza a Cremona, clima generale di festa in uno stadio ricco di passione e di entusiasmo. Pieno anche il settore ospite, con 1.885 tifosi arrivati da Torino per spingere in granata. Alla festa, insomma, non ha voluto mancare proprio nessuno. Non se la perdono nemmeno il vescovo Napolioni di Cremona e il sindaco Galiberti, al quale tocca il compito di fare da padrone di casa nel dare il benvenuto in tribuna al presidente del Torino, Urbano Cairo. Allo stadio ci sono anche il tecnico dell’Under 21 Nicolato e l’ormai ex attaccante della Roma, Felix, prossimo a vestire la maglia della Cremonese.

Il vento dell’est

—  

Partita aperta, giocata soprattutto sul ritmo da due squadre che ne fanno l’essenza vitale, con continui capovolgimenti e lo spettacolo che se ne giova. Due infortuni nelle rifiniture del mattino obbligano Juric e Alvini a lasciare fuori dalla sfida in avvio Djidji (al suo posto c’è il debuttante Schuurs) e Chiriches (c’è Bianchetti). Squadre sagomate a specchio, Alvini che si mette col 3-5-2 con Zanimacchia mezzala, duelli continui con il Toro che sfrutta il ritmo altissimo che imprime nel cuore del primo tempo andando meritatamente in vantaggio all’intervallo. C’è il vento dell’Est a spingere la manovra offensiva granata: Radonjic si accende spesso, Vlasic conferma una crescita a vista d’occhio. Suo il primo tiro nello specchio (13’), tre minuti prima di un sombrero in velocità di Singo su Vasquez. Il vantaggio del Toro è nell’aria: al 17’ Aina sfonda a sinistra, Radonjic rifinisce, Vlasic conclude e firma l’1-0. La Cremonese risponde con una botta di Bianchetti (19’: parata di Milinkovic), poi Aina spara in curva (32’). Nel finale il diagonale di Baez (42’) mette i brividi a Milinkovic.

Il gioiello di Radonjic

—  

Pronti via, e nella ripresa il Toro ha subito l’occasione per raddoppiare: Sanabria serve Radonjic, ma il serbo conclude addosso a Radu. La chance più grossa cade al quarto d’ora, quando Vlasic-Sanabria avviano un contropiede, Radonjic lancia Linetty a campo aperto: il polacco arriva solo davanti a Radu ma sbatte sui piedi del portiere in uscita alla disperata. La Cremonese ormai non ha più né la forza né la qualità per uscire dalla propria metà campo dove il Toro la costringe continuamente. Il controllo del campo da parte della squadra di Juric è ampio, e al ventesimo il raddoppio nasce grazie a una giocata da campione di Radonjic: il serbo prima galoppa sulla sinistra, poi chiama l’inserimento in area di Vojvoda con il tacco, infine chiude (su assist ricambiato di Vojvoda) con un tap-in sotto porta. È il suo primo gol in Serie A, dopo quello di Coppa Italia al Palermo. Quando la partita sembra ormai in ghiaccio, la Cremonese la riapre con una girata violenta di Sernicola (35’). I padroni di casa raccolgono le energie rimaste per un forcing finale, ma il Toro regge.

Precedente Monza, da Bakayoko a Marcos Andrè: pronti quattro colpi Successivo Probabili formazioni Fiorentina Napoli/ Quote: più dubbi per Italiano (Serie A)