Il Toro scatenato trascina l’Inter in vetta a suon di record: “Il Verona farà una grande partita…”

Mai l’argentino era arrivato a quota 19 gol in campionato e 23 stagionali. La doppietta all’Empoli al termine di una prova mostruosa per carica agonistica. “Il giallo? Sapevo di non essere diffidato”

I numeri fanno paura, ma diventano poca cosa al confronto della carica agonistica che Lautaro Martinez ha sprigionato contro l’Empoli. Il bomber di Bahia Blanca ha suonato la carica con la squadra sotto di due reti (ai toscani un ribaltone così non succedeva dal millennio scorso, gennaio 1999) aggredendo tutto quello che gli capitava a tiro. Un esempio seguito da tutti i compagni, fino al 4-2 finale che vale il ritorno in vetta. Anche se il pallino resta in mano al Milan, impegnato a Verona domenica sera. L’Inter però ha messo una bella pressione ai rossoneri, confermandosi micidiale anche quando va in svantaggio. I 22 punti da situazione di svantaggio sono infatti un primato non soltanto in Italia, ma nei top 5 campionati europei.

Senza limiti

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La foga con cui il Toro senza mezze misure ha festeggiato il secondo gol, quello del sorpasso, dice tutto. Davanti ai 70mila in festa, prima si è tolto la maglia, poi la sottomaglia. Nudo alla metà, pur sapendo che l’ammonizione con Inzaghi vale il cambio, arrivato puntualmente poco dopo. Con i due destri che hanno steso un ottimo Empoli, Lautaro dopo il lungo digiuno di inizio 2022 ha realizzato 11 gol nelle sue ultime 11 partite ufficiali con l’Inter. Mai era arrivato a quota 19 in campionato e a 23 in stagione. Perché tra i record in cascina c’è anche quello di avere segnato in tutte le competizioni, quindi anche in Coppa Italia (doppietta al Milan), in Supercoppa (rigore alla Juve) e in Champions, con la magia di Anfield capace di piegare la corazzata Liverpool.

Che carica!

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Così il Toro a fine match, anche sull’ammonizione: “Sapevo che non ero diffidato, l’esultanza era per la rimonta. Abbiamo fatto un gran lavoro di intensità e compattezza. Il primo gol è stato più difficile, con una palla lenta di Calhanoglu e un difensore davanti. Vittoria importante, ma da tanto tempo lo diciamo di ogni match perché siamo lì per un altro titolo. Dobbiamo fare un gran lavoro per vincere, è importante lavorare in settimana perché siamo sotto al Milan, che ora è a -1 ma deve giocare una partita in più. Abbiamo perso punti importanti ma ora dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro. Io cerco di salire di livello ogni giorno perché questo sport è così e la vita è così. L’ho capito da mio padre che era giocatore. Cerco di dare il massimo in base a quello che mi chiede l’allenatore, attaccare e difendere. Serviva fare il 2-1 subito altrimenti si sarebbe fatta più difficile, con perdite di tempo ecc. Il Verona? Farà una grande partita”.

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