Il Toro presenta Nicola: “Ora facciamo gruppo”. Cairo: “Sul mercato lo accontenterò”

Presidente e nuovo tecnico fra voglia di ripartire e vigilia della sfida col Benevento: “Ho fatto poche e semplici richieste ai ragazzi: leggerezza, voglia, determinazione, entusiasmo”

Dal nostro inviato  Mario Pagliara

21 gennaio – TORINO

C’è già tutto, probabilmente, nella mimica, nella gestualità, anche nella postura del corpo. La presentazione di Davide Nicola quale allenatore del Torino coincide con la vigilia della trasferta a Benevento, e lui anche con gli occhi trasmette convinzione, determinazione, grinta. È il cambiamento che è già iniziato, anche perché – aspetto non certo trascurabile – il linguaggio granata è chiaramente modificato, e in testa alla parole d’ordine c’è un concetto chiarissimo: “In questi tre giorni di allenamento ai ragazzi ho trasmetto poche richieste ma concrete: la prima è di costruire un gruppo vero, fatto di uomini, che vada oltre le difficoltà, fatto di relazioni schiette, educate, sincere”. Definisce già il primo fondamentale obiettivo, Nicola, e subito dopo non perde il gusto della citazione prendendo in prestito il concetto di Plutarco del “linguaggio dell’amicizia. Noi vogliamo essere un gruppo coeso, e sono sicuro che lo saremo. Sono adesso tremendamente curioso di vedere quali risposte avrò già da Benevento”. A tratti deve controllare l’emozione perché “questa è una sfida che io definisco assolutamente speciale e alla quale tengo particolarmente. Sia perché la storia di questo club è blasonata e importante e deve rappresentare un esempio nelle azioni, nelle emozioni e nella volontà di andare sempre oltre il limite. A me interessa iniziare subito, senza perdere troppo tempo sulle parole, e agire sulle priorità per cominciare subito. Ho fatto poche e semplici richieste ai ragazzi: leggerezza, voglia, determinazione, entusiasmo. Ed è quello che io mi aspetto già da domani. Ho trovato un gruppo molto responsabilità, con grande voglia e responsabile del momento”.

I MOTIVI DI UNA SCELTA

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In questo piovoso e freddo giovedì torinese, nella sala stampa della stadio Olimpico a dare il benvenuto a Davide Nicola c’è il presidente Urbano Cairo. “Con Nicola siamo rimasti sempre in contatto in questi anni, con lui c’è sempre stato un bel rapporto. Nel 2005 era una sorta di capitano senza fascia, uno dei calciatori più rappresentativi che faceva tanto gruppo”. Prima di presentare Nicola, il presidente Cairo saluta Marco Giampaolo: “Chiaramente oggi non è una bella giornata, perché quando presenti un nuovo allenatore vuol dire che ne hai esonerato uno. Questo è sinonimo di un fallimento, di qualcosa che non ha funzionato, tutti hanno messo del loro per non farlo funzionare. Mi dispiace per Giampaolo, cui ero legato e che mi avrebbe fatto piacere se avesse iniziato un nuovo ciclo con noi. Non è stato così, gli faccio l’in bocca al lupo per il futuro Il nostro 2020 è stato negativo, in quanto presidente me ne assumo le responsabilità”. E allora inizia l’era Nicola: “Presentare Davide Nicola rende però positiva questa giornata non certamente bella – continua Cairo -: ho grande stima di lui, ha dimostrato come allenatore di saper fare molto bene il suo mestiere, con la sua carica incredibile, l’energia, la capacità di avere empatia con tutti. E questo è un grande punto a favore”. Spiega i motivi di questa scelta: “Non c’è solo la componente affettiva, l’ho scelto per quello che ha fatto come allenatore: mi hanno colpito positivamente, ad esempio, la promozione con il Livorno, la salvezza miracolosa con il Crotone, e quello che ha fatto altrettanto con il Genoa. Il fatto di voler dare un’opportunità a una persona che conosco bene e stimo molto da un punto di vista umano e professionale, e che può dare una mano al Toro. Oggi l’importante è pensare positivo e alle cose buone che si possono fare”.

APPUNTAMENTO CON BELOTTI

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Rispondendo alle domande dei cronisti, il presidente Cairo racconta che a breve giro di posta potrebbe essere convocato l’appuntamento con Andrea Belotti per ragionare insieme sul suo rinnovo, oggi in scadenza a giugno 20022. “Siamo in contatto con il procuratore di Belotti da tempo, penso che nei prossimi giorni, settimane, ci vedremo, anche alla mia presenza, per trovare un punto di incontro”. E poi sul mercato: “La campagna acquisti estiva è stata condotta passo passo con Giampaolo, le sue richieste sono state accontentate in grande parte. Il metodista? Non potendo arrivare a un giocatore che piaceva molto a lui e che aveva già avuto, come Torreira, ci disse che a lui Rincon andava bene ed era meglio di tanti altri nomi che si erano fatti. Sicuramente adesso daremo qualche rinforzo a questo allenatore. Il mister ha espresso le sue desiderata e sicuramente lavoreremo per accontentare il mister. L’obiettivo è chiaro: ci sono delle idee molto chiare che non dipendono dalla partita di Benevento, e che vanno concretizzate velocemente”. E chiude sulle voci sul ritorno di Ventura: “Lo considero un bravissimo allenatore, però non ho mai pensato a lui in qualità di direttore tecnico o di dirigente con un ruolo diverso da quello dell’allenatore”.

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