Il talismano di Diego: ecco quanto vale l’anello che gli regalò la Dinamo Brest

La morte di Diego Armando Maradona ha e avrà parecchio a che fare con il denaro, in primis per le questioni testamentarie. E tra cause e aste, c’è da vedere che fine faranno i tanti oggetti appartenuti al Pibe de Oro, come un anello molto…

Soldi, soldi, soldi. Per quanto triste, la morte di Diego Armando Maradona ha e avrà parecchio a che fare con il denaro. In primis per le questioni testamentarie, che mettono di fronte gli eredi certi e quelli possibili del Diez, pronti a farsi la guerra per ottenere quello che ognuno ritiene gli spetti. Poi per i dubbi che circondano quel che rimane del patrimonio lasciato dal Pibe de Oro, tra chi sostiene che Diego sia morto quasi in povertà e chi invece parla di tesori più o meno nascosti. Ma come spiega Mundo Deportivo, dall’Argentina parlano di un container pieno di oggetti che sono appartenuti a Maradona e che rappresenteranno il punto forte di chi si contenderà l’eredità del numero 10. E c’è davvero di tutto, compreso…un anello molto speciale.

ANELLO – Intanto per il valore, 300mila euro, non proprio qualcosa che si vede tutti i giorni. E poi perchè racconta quella strana storia che lega Diego e la Dinamo Brest, la squadra bielorussa di cui era diventato presidente onorario nel 2018. Quando il Pibe de Oro si è presentato da quelle parti, si è scatenato il delirio. Intanto è arrivato in uno stadio stracolmo a bordo di un veicolo che gli è stato regalato dal club, una specie di…carro armato anfibio. E poi c’è il secondo regalo, un anello preziosissimo che, sussurrano in Argentina, per Diego era diventato una specie di amuleto quando si era seduto sulla panchina del Gimnasia. E ora, chissà che fine farà.

TESORO – Ma non c’è solo quello nel container. La testata spagnola parla di oltre 300 oggetti, tutti dall’altissimo valore affettivo e quindi, di conseguenza, potenzialmente preziosissimi se messi sul mercato. Si va dal Pallone di Platino che è stato assegnato a Maradona dalla FIFA a numerose maglie autografate, che fanno compagni agli immancabili palloni ma anche a una lettera scritta e firmata di proprio pugno addirittura da Fidel Castro. Un vero e proprio tesoro, che al momento è in parte chiuso in un magazzino, ma anche in parte già all’asta, in attesa che venga fatta luce sull’eredità e soprattutto su alcune cause di paternità nei confronti di Diego. Che comunque, come era facilmente preventivabile, riesce sempre a far parlare di se anche ora che ha lasciato tutti gli amanti del calcio un po’ più soli.

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