Il segreto di Mancini: “Per vincere una finale bisogna divertirsi”

ROMA – Domenica alle 21 a Wembley, Italia e Inghilterra si giocheranno la finale di un avvincente europeo. Roberto Mancini, tecnico della Nazionale italiana, ai microfoni di Uefa.com ha iniziato a tracciare la strada che porterà i suoi azzurri all’atto finale nel tempio del calcio inglese: “Essere arrivati in finale è un buon traguardo. Ma non basta. Per battere l’Inghilterra dobbiamo scendere in campo per divertirci, come sempre”. Ha esordito così il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, aggiungendo: “Stiamo lavorando per questo da tanto tempo e ci speravamo. Quindi siamo stati felicissimi e per questo devo dire grazie a tutti i giocatori. Non siamo ancora arrivati al successo. Sarà un successo solo se riusciremo a vincere domenica. Diciamo che speravamo di poter fare un bel lavoro. Questo lo abbiamo fatto, ma alla fine conterà anche vincere, eh”. Fondamentale il gruppo in questa cavalcata travolgente ha sottolineato il ct azzurro: Credo sia la base di tutti i gruppi di lavoro. Il feeling tra le persone che stanno bene insieme. Siamo tutti insieme ormai da tanti giorni ma sono passati velocemente. Questo vuol dire che c’è un buon feeling tra i ragazzi ed è importante anche quando sono in campo”.

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Mancini e il rapporto con Vialli

Tra i tanti temi trattati da Mancini anche quello relativo alla sua Sampdoria e il rapporto con Gianluca Vialli, capodelegazione della Nazionale: “La Samp di Mantovani era una squadra particolarissima, un club particolarissimo con dei valori importanti. Quindi sì, un pò sì. Devo dire che i ragazzi tra di loro stanno bene. C’è una buona atmosfera e quindi è chiaro che tutto vada meglio quando è così. Abbraccio con Vialli? Era una partita difficilissima con l’Austria, sofferta. E’ stato un abbraccio liberatorio, un pò come essere tornati indietro 30 anni. Le ultime due non sono state semplici ma quella era la prima a eliminazione diretta e per come si era messa è stata una partita davvero dura”. Punto di forza della squadra di Mancini quello di sapersi adattare agli avversari che affronta: “Se vuoi arrivare in fondo a un torneo così, un Europeo o un Mondiale, in cui gli avversari sono tutti difficili da battere, devi adattarti a diverse situazioni. Non puoi pensare di vincere un mondiale o un europeo dominando. Ci sono partite in cui puoi soffrire perchè le altre squadre sono forti. Ci sono momenti della partita in cui le cose non vanno come tu vorresti che andassero. Perchè gli alti stanno facendo cose che tu non pensavi facessero. E’ chiaro che bisogna adattarsi”.

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Mancini avvisa l’Inghilterra

L’allenatore dell’Italia ha poi parlato degli avversari, un’Inghilterra che ha dimostrato di essere una sqaudra forte: “Avrà lo stadio quasi tutto a sostenerla. E’ chiaro che ci sarà un bel tifo per loro. Però, considerando che a parte le ultime partite dell’Europeo, venivamo da un anno e mezzo senza tifosi, va bene anche così. Credo sia una bellezza avere tanti tifosi allo stadio. Siamo noi a dovergli mettere pressione. Se saremo bravi ad andare in vantaggio. Poi è chiaro che le partite vanno giocate fino alla fine perchè poi l’Inghilterra è una grande squadra, forte fisicamente e tecnicamente, una squadra che lotta. Ci sarà da combattere fino alla fine”. Quella di domenica non sarà una gara normale: “E’ un pò diversa. Arrivarci non è semplice ma va sempre giocata con concentrazione e allegria perchè è sempre una partita di calcio. Non si può giocare una partita di calcio tesi, nervosi. Bisogna giocare con la pressione giusta, cercando veramente di andare a divertirsi. Solo così poi si vince una finale. Sono orgoglioso di quello che i ragazzi hanno fatto. Non era semplice. Ci hanno creduto sin dal primo giorno. Essere arrivati alla finale è un grande traguardo. Però non basta”, ha concluso Mancini.

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