Il San Paolo non paga lo stipendio a Dani Alves. Il giocatore: “Chiedo rispetto”

Il rapporto tra Dani Alves e il San Paolo non va bene già da tempo. Entrambe le parti ammettono che i pagamenti degli stipendi al 38enne sono in ritardo e la controversia è stata più evidente alle Olimpiadi. Il brasiliano ha insistito per far parte della squadra di André Jardine e conquistare la medaglia d’oro: missione compiuta e ritorno in patria col traguardo raggiunto. Ma a che prezzo?

Mister Hernán Crespo è stato “privato” dell’ex Psg, Juve, Barcellona e Siviglia tra Campeonato Brasileiro, Copa do Brasil e Libertadores. Dopo il trionfo a Tokyo, però, il numero 10 del Tricolor ha innescato ancora più polemiche chiedendo più rispetto al club: “Proprio come rispetto il San Paolo, chiedo al San Paolo di rispettarmi, perché tutto ciò che faccio per il San Paolo non è allo stesso livello di ciò che il San Paolo fa per me”.

In mezzo alle tensioni tra Dani Alves e la società paulista, spunta il Siviglia che sta studiando la modalità per ingaggiarlo nuovamente, a 13 anni dall’addio. L’indiscrezione arriva dal giornalista di UOL Esporte Bruno Andrade, che conferma come gli spagnoli stiano provando a investire sul ritorno del difensore in Andalusia. Per la dirigenza sevillista sarebbe un colpo importante dentro e fuori dal campo.

Dani Alves riceve uno degli stipendi più alti del calcio brasiliano: circa 1,5 milioni di reais (R$) al mese. Il San Paolo, però, ha difficoltà a fare questi pagamenti e ha già ammesso un debito di quasi 11 milioni col ragazzo. Intanto il manager del giocatore, Fransergio Ferreira, ha rivelato dell’incontro di aprile con la società, in cui venne fatta una promessa di pagamenti fino, al più tardi, a luglio, cosa che alla fine non è avvenuta, come rivelato dallo stesso agente mercoledì. Come finirà la querelle?