L’ultima giornata del calciomercato di gennaio in casa Juventus è stata quella delle ufficializzazioni di affari in entrata e in uscita che erano già stati definiti nei giorni precedenti. Così per un Denis Zakaria che ha varcato i cancelli della Continassa e posato per la prima volta con la nuova maglia, Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski hanno detto addio al club bianconero per trasferirsi insieme al Tottenham.
Juve regina del mercato: Vlahovic verso il debutto contro il Verona
La Juventus ha fornito tutti i dettagli economici delle operazioni, concludendo così una sessione di trasferimenti che ha visto il club bianconero nel ruolo di protagonista, grazie soprattutto all’acquisto di Dusan Vlahovic, il centravanti serbo prelevato dalla Fiorentina che dovrebbe debuttare con la nuova maglia numero 7 nel posticipo della 24ª giornata contro il Verona.
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La formazione della nuova Juve di Allegri con Vlahovic e Zakaria
Dybala saluta Bentancur: “Mi mancherai, fratello”
Il primo dei giocatori della Juventus a salutare i due freschi ex compagni è stato Paulo Dybala. L’attaccante argentino ha utilizzato le Stories di Instagram per augurare il proprio in bocca al lupo a Kulusevski e Bentancur, ma se per lo svedese la Joya si è limitato a riprendere il tweet di congedo pubblicato dal club bianconero sul proprio account ufficiale rivolgendo l’in bocca al lupo all’ex Parma (“Ti auguro il meglio. Buona fortuna“), più caloroso è stato il congedo del numero 10 al centrocampista uruguaiano. “Ti auguri il meglio fratello!! È stato un piacere enorme giocare con te, condividere tanti viaggi insieme. Mi mancherai molto“, ha scritto Dybala come didascalia a una foto che ritrae i due giocatori vicini proprio prima di una partenza.
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Paulo Dybala e la possibile coesistenza con Vlahovic
Proprio riguardo a Dybala c’è curiosità per scoprire come Allegri disegnerà la nuova Juventus e in particolare se il tecnico livornese proverà a far coesistere Vlahovic, Morata e l’argentino. Con il serbo al centro dell’attacco, Dybala potrebbe agire alle sue spalle con Morata largo a sinistra in un 4-2-3-1 dal potenziale offensivo enorme, che potrebbe ricordare l’assetto a trazione anteriore che nella seconda parte della stagione 2016-2017 trascinò la Juve verso lo scudetto e la finale di Champions League persa contro il Real Madrid a Cardiff.