Il rinnovo di Sarri, due big in uscita, il nodo Romagnoli: la nuova Lazio è ancora in altomare

Milinkovic-Savic e Luis Alberto vorrebbero andarsene, la difesa è da rimettere a posto a partire dalla pratica Acerbi, ma tutto parte dal prolungamento del tecnico, annunciato da Lotito come imminente a dicembre che passa anche dalla compatibilità con Tare: la costruzione poteva già essere avanzata, invece i biancocelesti restano al palo

La Lazio è da rifondare, per mille motivi. Eppure siamo a maggio, ma è come se fosse fine marzo: calma piatta. Il mercato andrebbe impostato, anche perché la Lazio è l’unico club oggi in Italia ad avere sei o sette tesserati in scadenza di contratto. Alcuni hanno deciso di rinnovare (Marusic), altri di andare (Luiz Felipe ormai a mezzo passo dal Betis Siviglia), altri di aspettare (Patric ha il Valencia alle costole, vorrebbe restare e l’intesa è possibile). Sarebbe tutto più semplice o quasi se ci fosse la certezza dell’allenatore per la prossima stagione, ben oltre il contratto che lega Sarri alla Lazio fino al 30 maggio 2023 con opzione.

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