Il rigore per la Lazio c’è, dubbi altri due episodi. Var ok in Inter-Crotone

Autorevole Orsato in Fiorentina-Bologna, non convince Doveri in Parma-Torino. Giusto il rosso a Lykogiannis in Cagliari-Napoli

Guidi, Longo e Lusena

4 gennaio – Milano

La moviola Gazzetta sulle partite della quindicesima giornata di Serie A.

Inter-Crotone

—  

Netto il rigore per i calabresi: all’11 Vidal interviene in ritardo su Reca pestando il piede dell’avversario che aveva già passato il pallone. Aureliano non coglie il fallo ma viene avvisato dal Var Fabbri.

Spezia-Verona

—  

Nessun problema per Pairetto. All’11’ il giallo a Chabot per trattenuta su Kalinic è giusto e sarà determinante. Due gol annullati al Verona per fuorigioco: al 16’ a Barak, il secondo 40’ a Kalinic. Entrambi segnalati dall’assistente Vivenzi e confermati dal Var. Nella ripresa, al 23’, corretto anche il secondo giallo e l’espulsione a Chabot che trattiene Faraoni lanciato verso l’area.

Roma-Sampdoria

—  

Due soli episodi da analizzare per Chiffi. Al 6’ spinta leggera di Tonelli sulla schiena di Mkhitaryan che frena per aspettare il contatto poi va a terra appena sente la mano del difensore. Chiffi vede bene: non è rigore. Al 32’ s.t. dubbi su un tocco con la mano di Smalling in area, Chiffi chiede aiuto al Var e lascia correre.

Atalanta-Sassuolo

—  

Poco da segnalare nella direzione di Maresca. Il fischietto di Napoli non convince del tutto nel metro arbitrale, ma la gara è a senso unico e non ci sono episodi importanti nelle due aree. Manca un cartellino giallo a Gosens nel primo tempo, per un’entrata in netto ritardo su Traore. L’ammonizione arriva poco dopo, al 25’, ad Hateboer per il fallo su Boga: sembra un intervento decisamente meno sanzionabile di quello precedente del compagno.

Fiorentina-Bologna

—  

Autorevole Orsato, che dirige una partita molto accesa con 7 gialli distribuiti nel corso del match. Ne manca solo uno per Schouten che al 19’ viene anticipato da Venuti e finisce per travolgere l’avversario. Orsato indica il pallone, che però era stato colpito dal giocatore viola.

Cagliari-Napoli

—  

Bene Manganiello in una partita piuttosto corretta, nonostante un rosso. Il primo giallo a Lykogiannis che, in ritardo su Lozano, entra dritto sul piede arriva dopo il vantaggio concesso al Napoli. Il greco al 20’ della ripresa è giustamente espulso perché travolge ancora il messicano. Solare il rigore nel finale: netto il mani di Caligara poco dentro l’area.

Parma-Torino

—  

Muscolare Doveri, che tollera il gioco rude, ma in alcuni episodi non convince fino in fondo. Dal mancato giallo al 20’ a Bruno Alves su Verdi alla gestione prima dell’intervallo: non fischia il fallo di Rodrigues su Karamoh, poi fischia il fallo di attacco a Belotti dopo un po’ di esitazione ma la trattenuta di Kucka sul capitano granata sembra più decisa. Così come duro è Busi su Belotti all’84’ ma il fischietto resta muto. Al 56’ su un’azione di attacco dei crociati Gagliolo non controlla e la palla va in fallo laterale, ma il secondo assistente non lo segnala.

Genoa-Lazio

—  

Partita non facile per Calvarese, soprattutto nell’area dei liguri. Dopo 6’, la Lazio chiede il rigore: Lazzari liscia il pallone e subito dopo Czyborra lo tocca. L’arbitro lascia correre e il Var Mazzoleni non lo richiama. Tutto buono? La Lazio ha sì perso il pallone, ma forse l’azione andava rivista. Var decisivo al 12’: Zapata frana su Milinkovic, Calvarese vede il fallo e assegna la punizione dal limite. Ma il laziale ha i piedi sulla linea dell’area: il Var richiama l’arbitro che dal monitor assegna il rigore. Var anche nel secondo tempo, al 19’: sulla punizione calciata in area da Luis Alberto, Luiz Felipe fa la sponda in mezzo e il pallone colpisce il braccio di Zappacosta. Calvarese va a vedere e fa ricominciare con un calcio di punizione per il Genoa: per lui Luiz Felipe ha spinto. Resta qualche dubbio.

Benevento-Milan

—  

Partita complicata e non sempre gestita con lucidità da Pasqua. Al 12’ contatto Diaz-Caprari in area rossonera: l’arbitro lascia correre, ma concedere rigore non sarebbe stato un abbaglio. Giusto comunque che il Var Di Paolo non intervenga. Due minuti dopo, il penalty per il Milan: Tuia si fa anticipare da Rebic e frana addosso al croato. Al 27’, Pasqua si perde il fallo di Calabria su Caprari: ci sarebbe stato il giallo, non il rosso, perché c’è almeno un difensore ospite che può poi intervenire nell’azione. Al 32’ Di Paolo consiglia la review al collega in campo dopo l’ammonizione per Tonali, che calcia in ritardo la gamba di Ionita. Il piede è alto, Pasqua decide così di punire col rosso la pericolosità di un contatto non cattivo ma ingenuo. Scelta dubbia e desta perplessità l’intervento del Var: era un chiaro ed evidente errore? Al 60’ ok il rigore per il Benevento: tackle falloso di Krunic su Caprari.

Juventus-Udinese

—  

Due gol annullati, due volte grazie all’intervento del Var e per due volte la decisione è corretta. Ma si tratta di due casistiche diverse. Se al 10’ quando Abisso manda Giacomelli al monitor dopo il gol di De Paul il suo braccio largo a protezione, nell’azione di attacco che precede il gol, poi muove verso la palla addomesticandola, si tratta di un fallo come un altro che, se visto dal campo, avrebbe fatto fermare l’azione. Al contrario, al 52’, quando di nuovo il Var richiama l’attenzione di Giacomelli, è per mostrargli il tocco di Ramsey da terra prima del gol del 3-0. Leggero o marcato, volontario o involontario, non cambia nulla. È la regola ammazzagol: qualsiasi tocco che preceda una rete, nell’immediatezza, porta al suo annullamento. Criticata più e più volte, la regola presto cambierà.

Precedente Il Milan alla prova Ronaldo. La Befana sorride a Conte Successivo Pazienza più fantasia: le due ricette vincenti del calciomercato al via