Il Psg in agguato su Thiago Motta: a Parigi è di casa

BOLOGNA – L’Equipe ieri ha rivelato un forte interessamento del Psg per Thiago Motta. Non è la prima volta che in Francia puntano i fari sul tecnico italo-brasiliano, e d’altra parte il rapporto di Thiago con la grandeur e il club parigino è ancora forte. Al Psg Thiago non solo ha giocato e vinto, ma ha anche iniziato la sua avventura di tecnico (allenava l’U19). Psg in agguato sul tecnico del Bologna, dunque. Impossibile per il Bologna tenersi il suo tecnico? Tutt’altro. Anche se Thiago ieri, nella conferenza stampa di presentazione del match contro la Roma, ha lanciato un monito secco («Bisogna programmare al meglio e per tempo la stagione w prossima, con ambizioni chiare e obiettivi realistici»), è chiaro che l’interesse del tecnico nei confronti del club rossoblù è primario. Si è, per esempio, interessato alla situazione contrattuale di Dominguez, e quando lancia frecciate a Zirkzee è perché sa che l’olandese è un patrimonio del club.

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Dialogo

Di più. C’è un contratto. Fino al 2024 Motta è legato al Bologna e questo non è un dettaglio da poco. E’ chiaro: se il Psg dovesse fare sul serio non sarebbe facile mettere un muro e impedire a Motta di uscire da Casteldebole. Ma lui è qui, e qui si vede almeno fino alla prossima estate. Semmai ora la palla spetta al club che dovrà mettere in chiaro quelle «ambizioni chiare» e quegli «obiettivi realistici» che Motta vuole sentirsi dire. Funzioni nelle mani di Joey Saputo e tutta la dirigenza. Il presidente rossoblù tornerà in città per la sfida contro il Napoli (e andrà anche a Lecce), in pratica a fine mese. Il momento non è secondario. La chiusura del campionato dovrà coincidere anche con questo benedetto summit che si è sempre paventato e palesato più come una presenza fantasmatica che una realtà. Ogni volta che è arrivato il presidente dal Canada i due si sono incrociati, grandi convenevoli ma poca sostanza. Un dialogo c’è già (stato), è una realtà. Club e allenatore stanno portando avanti il discorso da settimane, forse mesi, seppure a piccoli passi. Ma la fine di maggio (inizio di giugno) sarà il momento della svolta e dei dialoghi profondi. Momento che potrebbe prevedere il prolungamento del contratto, ma soprattutto la concretizzazione di obiettivi, mercato, ambizioni.

Attenzione

Motta è concentrato sul Bologna. Non lo dice per dire, ci crede: «Penso solo al presente». A forza di ripeterlo, tutti hanno finito per crederci. Motta è uomo di parola, e questo per il Bologna è un valore aggiunto. Ma certo le voci attorno al 40enne tecnico sono forti. E ovviamente legate al suo passato, che è sempre il posto dove si va a cercare delle certezze. L’Inter in primis, club con cui Motta ha vinto tutto. Il percorso in Champions di Simone Inzaghi ha però raffreddato la corsa nerazzurra a Thiago. In Francia è il Psg il posto tanto caro a Motta, lì dove ancora lo chiamano «il capo», e dove attraverso le pagine del quotidiano sportivo francese viene fuori l’attenzione per Thiago e per il suo modo di lavorare. Per uno che ha (ri)messo insieme l’euforia sotto le due torri appare più che normale.


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