Il portiere del Figline fa segnare gli avversari, il Livorno denuncia tutto: è in ballo la Serie D

In Toscana la procura federale su una partita decisiva per la promozione: 5-1 per il Tau che ha segnato 3 gol mentre i rivali si scansavano. Il club livornese, parte in causa, ha presentato un esposto

Sono rimasti tutti increduli al Comunale di Altopascio (Lucca) quando nei minuti di recupero il portiere del Figline, la squadra ospite, ha passato il pallone a un avversario lasciando i padroni di casa, il Tau, liberi di fare gol. Scena identica pochi secondi più tardi, quando dopo un retro-cross dalla trequarti sempre lo stesso portiere ha colpito con leggerezza la palla di testa spalancando poi la porta. È successo mercoledì in Eccellenza Toscana, durante la penultima partita di un triangolare che mette in palio due promozioni dirette in Serie D. Una partita finita 5-1 per il Tau, che ha segnato 3 gol tra il 90’ e il 94’ mentre gli altri si scansavano, e sulla quale adesso sta indagando la procura federale. Per capirne le motivazioni serve addentrarsi nella (complessa) formula del torneo. La vittima delle 3 reti “regalate”, che ha presentato un esposto insieme ai vincitori, sarebbe il Livorno, storica piazza del calcio italiano finita in Eccellenza dopo la scomparsa della precedente società.

Quanti calcoli

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Gli amaranto, insieme al Tau e al Figline, hanno chiuso al primo posto il proprio girone e si stanno scontrando per salire di categoria. Solo le prime due classificate ce la faranno, la terza dovrà passare dai playoff. Il Figline (primo con 5 punti) è già certo della promozione in D, Livorno e Tau lo seguono (4 punti) in attesa dello scontro diretto di domenica al Picchi. In caso di parità, però, tutte e tre si troverebbero a pari punti: la squadra con la miglior differenza reti festeggerebbe la promozione, le altre se la vedrebbero nell’ennesimo spareggio. Dopo la gara “incriminata” passerebbe il Tau, da qui i sospetti del Livorno, che ha accusato il Figline di aver “agevolato” la goleada degli avversari per mettere i labronici in una condizione di svantaggio e obbligandoli a vincere per evitare lo spareggio. Un risultato di cui beneficerebbe pure il Figline, che andrebbe in D come seconda. Meri calcoli quindi, almeno secondo il Livorno, tanto che in alcuni vocali che si sono diffusi sulle chat Whatsapp di mezza Toscana è così che i protagonisti della gara “giustificano” la sconfitta. Chiaramente chi sta indagando dovrà dimostrare pure la veridicità di questo materiale.

“Un attacco alla città”

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“In 40 anni non ho mai visto niente del genere” la denuncia del presidente amaranto, Paolo Toccafondi, presente in tribuna mercoledì insieme al suo allenatore e al direttore sportivo. “I comportamenti del Figline sono stati surreali, per questo insieme al Tau abbiamo presentato un esposto alla Lega dilettanti e alla procura federale. Toccherà a loro valutare se la nostra ipotesi di illecito sportivo ai danni del Livorno ha validità o meno”. “Un attacco diretto e una mancanza di rispetto nei confronti di una città intera” la rabbia della bandiera, oggi club manager, Igor Protti. “Ma Livorno non si fa prendere in giro: vinceremo la partita e il campionato. Poi staremo a vedere quello che succederà”. “L’auspicio è che tutti gli accertamenti possano concludersi in tempi brevi” commentano dal Comitato regionale della lega, che ha trasmesso la documentazione alla procura federale.

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