Il Polpo è servito: sarà la Juve di Pogba

TORINO – Pogba-Juve, ci siamo. Il ritorno del Polpo in bianconero è ormai cosa fatta: non ci sono più ostacoli, non ci sono più concorrenti all’orizzonte che possano insidiare il secondo matrimonio del francese con la Signora. Il Paris Saint-Germain è stato una tentazione ma è ormai lontana, nonostante le ultime voci provenienti da Oltralpe. La scelta di Paul è stata chiara praticamente da subito: Juve e soltanto Juve. Ha riflettuto, naturalmente, sulle opportunità che gli si prospettavano per l’ultima grande tappa della carriera e l’idea Parigi l’ha sfiorato eccome. Ma la voglia di tornare in quella che è sempre rimasta la sua seconda casa, nell’ambiente in cui si sente amato e coccolato e con cui ha mantenuto un legame strettissimo anche a distanza, ha prevalso ed è risultata decisiva. E così Pogba sposa la Juve per la seconda volta per riannodare il fi lo del discorso interrotto nell’estate 2016 quando aveva fatto ritorno in Premier League per la cifra record, all’epoca, di 105 milioni. Sei anni dopo, fa il percorso inverso: da Manchester a Torino a costo zero, come nel 2012, quando era soltanto un progetto di campione. Ora Paul campione lo è davvero: nel primo quadriennio juventino è esploso, poi si è arrampicato fi no sul tetto del mondo con la Francia nel 2018, in quello che è stato finora il punto più alto della sua parabola, e adesso cerca il rilancio dopo un ultimo triennio complicato e avaro di soddisfazioni tra infortuni e mancanza di risultati allo United. «Non ho margine di errore» ha rivelato nel trailer di “Pogmentary”, la docu-serie in uscita su Prime Video France, a proposito della scelta della sua nuova squadra. E non c’è dubbio che la Juve sia la scelta più congeniale per tornare a sorridere, anche perché, in un’altra recente intervista, Paul ha sottolineato che «per rendere al meglio devo sentirmi amato». Tutto torna, insomma.

Pogba al centro del progetto

Pogba firmerà un contratto che dovrebbe essere di quattro anni, e non soltanto di tre come si pensava inizialmente, con l’ingaggio massimo possibile per i top player alla Continassa, vale a dire 7,5-8 milioni più bonus. La società ha deciso di compiere uno sforzo ingente sfruttando anche i benefici fiscali del Decreto Crescita (tasse ridotte del 50% per i lavoratori, calciatori in questo caso, che rientrano in Italia dopo almeno due anni di lavoro all’estero per restarvi almeno un biennio). L’orizzonte dell’intesa testimonia che Paul sarà il nuovo fulcro del centrocampo juventino, il reparto che più necessità di un salto di qualità. Il Polpo porterà potenza fisica, classe, caratura internazionale, inserimenti offensivi, leadership. Forse quest’ultima caratteristica dovrà essere tra quelle prevalenti per prendere per mano una squadra reduce da una stagione deludente e senza titoli e riportarla al vertice. Pogba farà la mezzala sinistra in un reparto a tre, considerato il 4-3-3 il vestito scelto da Max, con Locatelli riferimento centrale e uno tra Zakaria e McKennie a destra. Sarà al centro della Juve e il nuovo uomo immagine, il volto che dal punto di vista commerciale permette di superare gli addii in sequenza di due pesi massimi come Ronaldo e Dybala.

Manca solo l’annuncio

Tutto fatto e tutto pronto per riaccogliere Pogba, quindi. La Juve sta sistemando gli ultimi dettagli dell’affare insieme all’avvocato Rafaela Pimenta – con cui sta andando avanti pure il confronto per il rinnovo del contratto di De Ligt – e sta pianificando tutti i passi che dovranno portare all’ultimo passaggio: l’annuncio ufficiale. Per il momento tanto atteso dai tifosi, bisognerà attendere ancora una ventina di giorni: avverrà a luglio, forse già il primo del mese, per questioni di bilancio e burocratiche da rispettare. Ancora un po’ di pazienza e poi inizierà il Pog…bis.

La Juve che verrà: da Di Maria a Pogba, i colpi per tornare al top

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