Il Pisa sbanca Cosenza e allunga: +5 sul Brescia. Poker del Frosinone sulla Spal

Anche senza Lucca i toscani s’impongono in Calabria. La Cremonese vince ad Ascoli, pari tra Como e Reggina. Il Frosinone abbatte la Spal con le doppiette di Zerbin e Gatti

No Lucca, no problem: il Pisa sbanca Cosenza 0-2 e difende il primo posto, allungando a +5 sul Brescia impegnato domenica col Cittadella. Due vittorie identiche con sapori molto diversi invece ad Ascoli Piceno e Crotone: la Cremonese trionfa nelle Marche e trascorre una notte al terzo posto, i calabresi liquidano il Pordenone e tornano a vincere dopo 9 match a bocca asciutta. Per entrambe la 18esima giornata è un 4-1 frutto di un doppio vantaggio, una rete incassata a fine primo tempo e un’espulsione a favore, prima dei gol della certezza. Divertente 1-1 tra Como e Reggina, il Frosinone schianta la Spal 4-0 senza possibilità di appello.

ascoli-cremonese 1-4

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Sebbene quella in programma nel capoluogo di provincia marchigiano sia l’ultima partita a sbloccarsi tra quelle delle 14, lo spettacolo non manca. La gara è frizzantina e poco dopo la mezz’ora il vantaggio cremonese è in linea con un primo tempo divertente: la palla rimpalla verso il limite dell’area ascolana ed Emanuele Valeri ringrazia, scaricando un mancino pazzesco alle spalle di Nicola Leali, aiutato da una leggera deviazione. Via lo 0-0, ma lo spettacolo resta la parola d’ordine ad Ascoli Piceno: al 40’ tocca a Cristian Buonaiuto autore di un gol strepitoso su assist di Nicolò Fagioli. La conclusione a incrociare è vincente, ma il tocco di suola e il doppio passo precedente per liberarsi della marcatura sono da replay a 360 gradi. A poco più di un minuto dall’intervallo, però, i bianconeri tornano sotto: splendido cross morbido di Federico Dionisi a scavalcare lateralmente la difesa e colpo di testa a rete di Mirko Eramo. La pausa trascorre quindi meno amara per i padroni di casa, ma in avvio di secondo tempo la situazione si complica, con Eric Botteghin che si vede sventolare il secondo cartellino giallo. A far calare il sipario, al 70’, è un’efficace ripartenza grigiorossa: tira Gianluca Gaetano, devia Leali e ribatte in rete Samuel Di Carmine. Luca Vido al 91’ chiude il discorso.

como-reggina 1-1

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Gli ospiti arrivano da una lunga serie di sconfitte, ma la trasferta in terra lombarda parte con i migliori presupposti dopo un quarto d’ora abbondante: Nicola Bellomo impensierisce Davide Facchin con una conclusione di punta dal limite dell’area e sulla respinta del portiere in tuffo si avventa Rigoberto Rivas per il vantaggio lariano. Per fortuna del Como, però, Alberto Cerri ha il ghiaccio nelle vene – come si dice negli Stati Uniti – e nel secondo tempo trasforma un rigore quasi passeggiando: al 55’ era stato un consulto al monitor Var a convincere l’arbitro sul tocco di mano di Dimitrios Stavropoulos. I padroni di casa crescono, Ettore Gliozzi colpisce il palo fine e Thiago Cionek viene espulso all’86’: 1-1, la Reggina torna a far punti dopo cinque k.o. consecutivi.

cosenza-pisa 0-2

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Con Lorenzo Lucca ancora fuori dai convocati per problemi fisici, i nerazzurri cominciano con un brivido, quando dopo poco più di quattro minuti un tentativo di Vincenzo Millico finisce sul palo dopo una deviazione di Maxime Leverbe. Il legno colpito pare essere un campanello d’allarme e di stimolo perché, prima che il cronometro vada in doppia cifra, i toscani passano in vantaggio al San Vito Marulla: Kristjan Matosevic scherma come può una zampata sotto misura di Gaetano Masucci, ma la palla rimbalza sulla linea e Idrissa Touré la spinge in porta per assicurarsi lo 0-1. L’esperto bomber esulta ma non si vede assegnato il gol e a inizio ripresa mette lo zampino anche sul raddoppio: al 51’ Marco Carraro gli frana addosso in area e sul dischetto va Yonatan Cohen, che buca Matosevic e sigilla il primo posto in classifica.

crotone-pordenone 4-1

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All’Ezio Scida una partita dal peso specifico altissimo si sblocca dopo nove minuti, perché Michele Camporese tocca Augustus Kargbo in area e il contatto è sufficiente per assegnare un calcio di rigore ai padroni di casa: Mirko Maric porta a termine il suo compito dal dischetto e fa esultare i tifosi calabresi. Come detto, i punti in palio sono preziosissimi in zona retrocessione e il Crotone fa di tutto per portarsi avanti nella missione pomeridiana: al 19’ è già 2-0, con Giuseppe Borello che si esibisce in un gran tiro al volo da fuori area che ricorda quello di Ismael Bennacer nell’ultimo Bologna-Milan. Tutto chiuso? Figuriamoci, al 25’ il Pordenone ha già dimezzato lo svantaggio, perché Pasquale Giannotti sgambetta accidentalmente Nicolò Cambiaghi in area e Karlo Butic insacca il penalty con il mancino. Il Pordenone ha tuttavia poco da sorridere, perché al 39’ Nicola Falasco si becca la seconda ammonizione soltanto un paio di minuti dopo la prima, comminata per simulazione: fuori per infortunio, rientra in campo senza il permesso e viene quindi espulso. Al 70’, quando il Crotone cala il tris, la gara finisce: Kargbo serve Maric che, spalle alla porta, si volta e trova l’angolino con nonchalance. Lo stesso calciatore della Sierra Leone omologa in slalom il 4-1 al 76’, i calabresi tornano così a vincere dopo aver rimediato un solo punto nei nove match precedenti.

Frosinone-Spal 4-0

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Alessio Zerbin sa fare solo gol belli. Per il secondo fine settimana consecutivo, il giocatore giallazzurro si esibisce in una rete splendida e questo sabato lo fa per mettere sui binari giusti la sfida contro la Spal. Il palo colpito da Luigi Canotto in precedenza a gioco fermo è una sorta di ammonimento per i ferraresi, ma al 33’ è il 22enne di Novara a firmare il vantaggio: davvero pregevole il pallonetto che scavalca Andrea Seculin infilandosi sotto l’incrocio lontano. Trascorrono meno di cinque minuti e Fabio Grosso esulta ancora perché, dopo un salvataggio del portiere ospite, Francesco Zampano sfonda sulla destra e serve il pallone in mezzo all’area, dove ancora Zerbin completa la doppietta a porta sguarnita. A fine primo tempo la partita è praticamente già finita, perché Seculin perde goffamente il pallone su un calcio d’angolo e Federico Gatti non deve far altro che insaccare in tap-in senza alcuna opposizione. Nella ripresa accade ben poco, se non al 71’ l’incornata del 4-0 di Gatti a illuminare un blando “garbage time”. Per la Spal finisce l’imbattibilità esterna che durava dal 26 settembre scorso.

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