Il nuovo Totocalcio: fra 13 e scommesse la schedina cerca il rilancio

Oggi il via online e nelle ricevitorie per le partite di domenica: si gioca pure su 3, 5, 7, 9 e 11 risultati

Sembrava spacciato, una roba da film, da Lino Banfi a Diego Abatantuono, o da libri di storia, dello sport e non solo. E invece no, rieccolo, il Totocalcio prova a non accontentarsi più di pochi intimi ancora affezionati, e rilancia. Da oggi nuovo look, nuova formula, nuovo tutto. All’insegna di un mix proprio con quelle scommesse sportive che, con la loro liberalizzazione, contribuirono ad affossare un prodotto che per decenni aveva finanziato tutto lo sport italiano. Niente più 14, si torna al 13 ma è un 13 molto diverso. Resta l’immortale 1X2, il 13 però sarà solo una delle possibili vincite, perché si potrà giocare anche puntando su 3, 5, 7, 9 e 11 risultati. Il jackpot sarà dunque differenziato a seconda del numero di partite scelte.

I DUE TABELLONI

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Partite che poi non saranno fisse. Nel senso che una parte del tabellone sarà riempita dalla parte “obbligatoria”, le otto sfide più equilibrate per intenderci. Sull’altro fronte, l’attenzione sarà concentrata sulle gare di cartello. Anche qui ci sarà un cocktail: se tu giocherai su tre partite, due dovranno far parte degli “obbligatori” e una degli altri, nel caso di cinque match tre del primo gruppo e due del secondo e via andare fino a quota 13 (in questo caso si dovranno pronosticare tutte le otto partite più equilibrate più cinque incontri clou). La nuova schedina debutterà questa mattina alle 7 e ci sarà la possibilità di giocarla fino alle 12.15 di domenica. In pratica, guarderà non al turno della Befana, ma a quello del prossimo fine settimana. Per darvi ancora un’idea, ecco gli incontri “obbligatori” del debutto: Villarreal-Atletico Madrid, Torino-Fiorentina, Clermont-Reims, Empoli-Sassuolo, Genoa-Spezia, Roma-Juventus, Cagliari-Bologna ed Hertha Berlino-Colonia. La lista degli “opzionali” comprende invece Inter-Lazio, Udinese-Atalanta, Venezia-Milan, Napoli-Sampdoria, Hellas Verona-Salernitana, Siviglia-Getafe, Bochum 1848-Wolfsburg, Lione-Paris Saint Germain, Rayo Vallecano-Betis, Deportivo Alaves-Athletic Bilbao, Osasuna-Cadice e Nantes-Monaco. Come si vede, ma questa non è una novità, si attinge anche ai campionati stranieri, in particolare a Liga, Ligue 1 e Bundesliga.

QUANTI MILIARDI

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Riuscirà il Totocalcio a rialzare la testa trovando un varco più grande nel mare di una concorrenza sfrenata e dello “spezzatino” della giornata di campionato? Certo dobbiamo toglierci dalla testa i numeri della sua lunga storia, cominciata nel lontano 5 maggio 1946 (allora si giocava su 12 partite) grazie alla geniale intuizione del giornalista Massimo Della Pergola, perfezionata con l’aiuto di due colleghi, Fabio Jagher e Geo Molo. Nel 1993, proprio l’anno della fine dell’orario unico delle partite con l’avvento della pay tv, il montepremi stabilì il suo primato con 34.470.967.370 lire.

DA DOVE SI PARTE

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Come punto di partenza, meglio volare molto più basso. E citare i 5,9 milioni di euro incassati nel 2021, o i 300mila euro che a dicembre hanno portato alla vincita più alta dell’annata, a Torino. Certo i 14,197 miliardi (10.369 per eventi calcistici) l’anno del record di raccolta di scommesse sportive del 2019, illustrano un mercato pieno di opportunità. “Una volta il Totocalcio era l’unico gioco legato al calcio, oggi compete soprattutto con le scommesse ed ha un mercato di nicchia, legato alla tradizione – spiega Massimo Temperelli, managing director betting di Sisal, uno dei gestori del gioco per conto dell’Agenzie delle dogane e Monopoli – Nonostante questo è uno dei marchi più riconosciuti e oggi, con le nuove modalità che lo rendono più semplice e coinvolgente, chissà, magari riuscirà a conquistare anche il pubblico più giovane”. Per giocare la schedina ci sono due alternative: da una parte la modalità online, dall’altra, fisicamente, nelle ricevitorie, compilando gli eredi di quei foglietti spiegazzati ma affascinanti che hanno fatto sognare per tanti anni un bel po’ d’Italia.

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