Il Napoli pensa al dopo Mertens: Deulofeu e Bernardeschi nel mirino

Il club vuole tagliare gli ingaggi. Dopo nove anni è addio al belga che ha il record di gol

Stavolta è finita. Dopo nove anni bellissimi insieme, Napoli e Mertens divorziano e concludono in maniera decisamente brusca: un divorzio che poteva essere consensuale e non lo è stato. Che siano state incomprensioni o questioni di “vil denaro” come sostiene il presidente Aurelio De Laurentiis, lo dirà il tempo. Fra domenica e ieri si è comunque consumata una rottura che stavolta è insanabile e dunque si conclude una esperienza fatta di 397 partite e 148 gol in azzurro.

Le versioni

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Domenica sera il Napoli ha ricevuto una mail con le richieste dei legali di Mertens. Dal club sostengono che, fra procure e bonus si sfioravano ancora i 5 milioni netti a stagione. Cifre che non sono più sostenibili per il club, valutando anche l’età del cannoniere, 35 anni. Dall’entourage del centravanti belga emergono altre cifre, per un contratto che doveva essere biennale. Le trattative sono private e come tali le cifre esatte difficilmente si sapranno. Rimane una incomprensione di base che durava da tempo. E nemmeno l’incontro a casa Mertens del 26 aprile scorso aveva contribuito a chiarire. Al di là del diverso finale che si auguravano i tifosi, si pensava che alla fine – visto il rapporto personale buono – la questione si fosse chiusa comunque con una stretta di mano fra il presidente e Dries, che già due anni fa avevano risolto la situazione così, a quattr’occhi, senza bisogno di rappresentanti. Anche una stretta di mano per sancire l’addio. Ma così non è stato.

Incomprensioni

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De Laurentiis si aspettava una chiamata che Mertens non ha fatto. A sua volta il belga era convinto di poterne discutere nell’ultima settimana, prima della fine del campionato, ma il presidente aveva altri impegni. Dries l’ha interpretata come una mancanza di volontà di cercare l’accordo. Ed è partito per la nazionale subito dopo La Spezia. Il risultato è un divorzio. Legittimo da parte del club seguire una linea di rigore economico (forse allora sarebbe stato meglio evitare di “sventolare” dopo l’incontro a casa Mertens un accordo quasi fatto), altrettanto legittimo che un professionista valuti le offerte. Al momento si parla di Lazio e Botafogo, ma il giocatore sta sondando altre soluzioni con club europei di Champions. Sarebbe il caso di chiudere la questione senza inseguire colpevoli ad ogni costo. È andata così e ci auguriamo che il Napoli trovi il modo per far salutare in maniera adeguata ai tifosi il suo cannoniere storico.

L’eredità

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Da casa Napoli sostengono che il rigore economico su costi e ingaggi, non significa che automaticamente la partenza di Mertens sarà coperta da un nuovo ingaggio. Ma sinceramente appare improbabile pensare che perdi nello stesso momento i tuoi maggiori cannonieri (l’altro Insigne con 122 gol) e pensi che basti un prospetto, per quanto interessante, a integrarli, come Kvaratskhelia. Certo resta Zielinski, ma con tutto il rispetto pensare a Elmas e Ounas in quel ruolo significa anche ridimensionarsi. Ed è stato De Laurentiis otto giorni fa a parlare di scudetto. Ecco perché prende quota invece la trattativa che porta allo spagnolo dell’Udinese, Gerard Deulofeu. Nella trattativa col giocatore il Napoli è in fase avanzata, mentre fra i club c’è ancora distanza. Negli anni però i rapporti fra i sono stati sempre buoni. E da Inler a Zielinski, a Meret le questioni sono state risolte in una telefonata De Laurentiis-Pozzo. Vediamo se sarà così perché i friulani chiedono oltre 20 milioni, una cifra che gli azzurri non vogliono spendere. E poi c’è Federico Bernardeschi svincolato che al presidente piace molto e ha già aperto un filo diretto con l’agente Pastorello. Vedremo.

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