Il Napoli cade a Granada: ora per gli ottavi si fa durissima

Gli spagnoli segnano due reti in 2’ e poi concedono pochissimo alla squadra di Gattuso, che al Maradona avrà bisogno di un’impresa per passare il turno

dal nostro inviato Maurizio Nicita @manici50

18 febbraio – GRANADA

Una brutta sconfitta che complica assai le possibilità del Napoli di proseguire il cammino europeo. Un 2-0 pesante come risultato e maturato in maniera ancora più pesante. Applausi al Granada per la prestazione, ma quella del Napoli è stata decisamente deludente e la questione assenze conta, certo, ma fino a un certo punto. Perché se dopo poco più i 20’ sei già sotto di due gol e non riesci nemmeno a organizzare una reazione significa che riemergono i problemi di personalità di un gruppo incapace di rialzarsi nella difficoltà. Fra una settimana al Maradona, il Granada dovrà essere attaccato a fondo, ma gli andalusi sono rapidi contropiedisti. E sarà durissima.

SUBITO SOTTO

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Martinez si presenta con un 4-2-3-1 che si proietta avanti con molti uomini a ventaglio, perché il solo Gonalons rimane basso, mentre l’altro mediano Herrera si proietta in avanti ed è proprio lui a creare il primo pericolo affondando sulla destra fino a fondo campo, ma il suo cross viene neutralizzato. Un campanello d’allarme non letto bene da una difesa azzurra non molto attenta, nonostante Gattuso disegni un 4-1-4-1 molto corto e basso. Il movimento degli attaccanti non viene letto bene dai difensori azzurri. E così quando Kenedy crossa un pallone lungo e anche leggibile sul secondo palo, Herrera salta su Di Lorenzo e segna di testa. Lo choc è tale che il Napoli subisce il 2-0 in contropiede solo due minuti dopo. Perde palla nella trequarti avversaria Politano, Machis parte e non trova contrasto fino al limite dell’area azzurra dove passa esternamente per Kenedy che incrocia un tiro non impossibile sul quale Meret è battuto. Sono passati poco più di venti minuti e il rischio di prendere una imbarcata è grande. Il Napoli prova a tener palla e ragionare. E qualcosa in fase offensiva viene costruito. Con Fabian che si rende protagonista sulla trequarti, aprendo su Elmas, il cui tiro è fuori di poco con Rui Silva che appare fuori tempo. Poco dopo Insigne libera Mario Rui il cui pericoloso tiro cross non trova la deviazione di Osimhen in ritardo. Il Granada intanto va a nozze in contropiede e quando Lobotka sbaglia l’appoggio, Machis riparte e sono dolori: sul suo cross il vecchio Molina prova l’elegante colpo di tacco, contrato da Rrahmani. Serve un altro atteggiamento.

DENTRO ZIELINSKI

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Gattuso prova a dare una scossa inserendo un creativo come Zielinski mezzala sinistra, spostando Elmas a destra e lasciando fuori Politano, out per un colpo al costato. Il Napoli appare un pizzico più vivace ma con errori marchiani, come quello di Mario Rui che consegna palla a Kenedy e per fortuna il suo cross è impreciso. Il portoghese si riprende poco dopo servendo un buon pallone per Zielinski sulla trequarti, il polacco si gira bene ma il suo destro, poco dentro l’area è alto. Poi l’occasione migliore, su calcio piazzato di Mario Rui, Rrahmani colpisce solo di testa al limite dell’area piccola ma mette incredibilmente alto. Nel finale il Napoli prova il forcing e Osimhen gira in porta una buona palla di Insigne, con Rui Silva alla prima parata. Ma è il Granada con Herrera a sfiorare il 3-0.

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