Il Monza non si ferma più e sogna l’Europa, lo Spezia ora trema

Terza vittoria di fila per la squadra di Palladino che aggancia il Bologna a 44 punti. I liguri, contestati, restano quart’ultimi, ma il Verona può sorpassare

Dal nostro inviato Filippo Grimaldi

28 aprile – La Spezia

Fa sorridere il pensiero che da stasera il Monza (vittorioso con il gol dell’ex spezzino Ciurria e di Carlos Augusto nel finale) sia ormai a un passo dall’aritmetica salvezza, parlando di una squadra che ha confermato una qualità elevatissima e per ora fa un salto triplo in avanti e sale provvisoriamente all’ottavo posto. Palladino raccontava che finire così sarebbe la sua Champions, ma non è un caso che il Monza viaggi oggi sui livelli del primo Chievo di Delneri, stagione di grazia 2001-02. Vedremo cosa dirà il finale di campionato. Di sicuro la gara del Picco ha confermato i limiti caratteriali e di gioco dello Spezia, uscito sotto la contestazione della Curva Ferrovia, delusa per la prestazione, oltre che per il risultato.

L’illusione

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Lo Spezia deve rinunciare a Nzola, il suo uomo forte dell’attacco, piazza Shomurodov e Verde larghi con Gyasi al centro dell’attacco. E la partenza dei padroni di casa illude: squadra corta, scambi rapidi, tanto che il Monza non riesce in avvio a trovare varchi senza creare una superiorità numerica dalla mediana in su. La squadra di Semplici, ancora una volta evidenzia i suoi limiti offensivi. Un possesso che si rivela sterile il gioco fatalmente ne risente, consentendo al Monza di riorganizzarsi. Però lo Spezia non demorde e al minuto 18 trova l’occasione perfetta per andare in vantaggio, con il piatto destro di Kovalenko che incredibilmente si fa respingere il tiro da Di Gregorio. Bravo il numero uno di Palladino, ma errore grave dell’ucraino, anche perché tre minuti dopo il Monza passa: Colpani serve l’ex Ciurria che dalla lunga distanza trova il sinistro vincente che cambia totalmente gli equilibri della gara. Il Monza ritrova voglia ed energia e mette a nudo tutte le difficoltà e i limiti (anche) caratteriali di uno Spezia che non riesce a riorganizzarsi. La fase difensiva dei padroni di casa è zeppa di errori e allora il Monza cerca a lungo il raddoppio, sfruttando anche gli inserimenti di Carlos Augusto, bravo a creare di continuo la superiorità numerica quando sale in avanti. Mota Carvalho (41’) impegna Dragowski, poi si ripete su Carlos Augusto. Un primo tempo che, insomma, sul piano del gioco premia e legittima il vantaggio della squadra di Palladino, tanto che la squadra di casa va al riposo con qualche fischio.

Cambio di marcia

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Servirebbe ben altro per riuscire a reggere l’urto dei brianzoli, ma lo Spezia è questo e il suo cammino recente lo insegna e lo conferma anche sul piano dei numeri. Lo Spezia non aveva segnato in sei delle precedenti otto gare di campionato, e nessuno nel 2023 ha segnato così poco come i liguri. E infatti la squadra di Semplici parte a ritmo altissimo, Bastoni prova la botta da lontano (4’), Di Gregorio c’è. Ma il Monza non molla, Kovalenko rischia grosso con un retropassaggio di testa che costringe Dragowski al sala deviazione in angolo. I cambi – Cipot, Agudelo e Reca – danno un po’ di vivacità alla manovra dello Spezia, ma Palladino risponde subito piazzando Petagna al centro dell’attacco. Lo Spezia ci prova, tenta la conclusione da fuori, ma Shomurodov non trova mai la profondità e il risultato non cambia. Sbaglia Agudelo (41’), va fuori di poco il diagonale di Petagna, il Monza si abbassa ma non rischia quasi nulla. Anzi, nel recupero trova in contropiede il gol del raddoppio di Carlos Augusto in un’azione avviata da Sensi proseguita dall’assist di Machin.

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