
ROMA – “Come eludere il fuorigioco”: c’è da scommettere che generazioni di allenatori si siano arrovellati su questa domanda, cercando di escogitare schemi e movimenti in grado di risolvere l’annosa questione. La… soluzione sembra essere stata trovata in Svezia dal Torns IF, club di terza serie, che ha escogitato una tecnica che sembra proprio a norma di regolamento.
Qual è modo geniale per eludere il fuorigioco?
Stando alla seconda sezione della Regola 11 del regolamento, infatti, la posizione irregolare va calcolata a partire da un determinato momento, vale a dire il primo contatto del pallone con il corpo del giocatore che serve l’assist e non quando la sfera “parte”. Momenti differenti che però solitamente sono tra loro praticamente indistinguibii in quanto, nella rapidità delle giocate, distanziati tra loro da una frazione di secondo. Ma è nelle pieghe del regolamento che nasce l’idea del Torns IF. L’esempio è semplice: un primo giocatore “arpiona” la sfera tenendola sul piede (primo contatto) mentre un compagno, in posizione regolare in questo momento, inizia lo scatto verso la porta. Poi a distanza di qualche istante, il primo (che non ha mai perso contatto con la sfera) serve il secondo ormai anche ben al di là della linea dei difensori: interpretando alla lettera il regolamento, la posizione sarebbe dunque regolare in quanto il primo contatto dell’uomo assist era avvenuto ben prima che il compagno superasse il penultimo difendente. Macchinoso e cervellotico, forse, ma non è da escludere che questa piccola “falla” nel regolamento individuata dagli svedesi possa portare a qualche aggiustamento futuro nella normativa sull’offside.
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