Il Milan vuole blindare Maignan: c’è il piano per allungare il contratto

Sembrano tempi così lontani, quelli senza Maignan a difendere la porta rossonera. Ma ora che la qualificazione in Champions League è diventata una strettoia, tocca fare i conti anche con quel mese di black-out e di un Milan capovolto. Vulnerabile e vicinissimo al baratro, in parallelo alla convalescenza del francese che ha perso il Mondiale lasciando orfano Pioli di uno dei migliori portieri in circolazione. Maignan è un tipo da riscaldamento breve, non ha bisogno di preamboli per rendersi efficace e decisivo. Così, dilatare i tempi di un rinnovo contrattuale nel suo caso potrebbe rivelarsi un rischio: ecco perché il Milan a breve attiverà i ragionamenti per blindare anche Maignan. Ovvero il miglior investimento fatto dal club nell’ultimo biennio, convolando al tricolore e facendo strada oltre-confine.

A misura d’Europa

Giroud, per esempio, è arrivato a parametro zero sempre nell’estate del 2021, mentre per avere il portiere – raccogliendo l’eredità di Donnarumma – il Milan ha staccato un assegno. Venendo ripagato, dopo i quindici milioni versati al Lilla, in tutto e per tutto. Tra lo scudetto vinto l’anno scorso e l’approdo alla semifinale di Champions League, c’è sempre stato il marchio di Maignan per tenere al sicuro il Milan. Una garanzia che Pioli non aveva al momento della partita di andata con la Roma. Quando i rossoneri venivano raggiunti da due gol in sei minuti: l’inizio di una crisi che pregiudicava anche il cammino in Coppa Italia e faceva perdere male la Supercoppa Italiana al Milan. Ma adesso, con Maignan in servizio permanente effettivo, le cose sono cambiate. E la scadenza contrattuale fissata al 2026 può essere riveduta e corretta entro la fine di questa stagione. Non è mai troppo presto, il passato insegna. Soprattutto ora che tra la società e Leao si sta arrivando alla fase finale per una decisione in ballo da molti mesi. Su Maignan, arrivato due anni fa mentre un totem come Donnarumma stava facendo i bagagli, verrà apparecchiato un discorso con gli agenti per evitare sgradevoli interrogativi in futuro. Adeguando il contratto di Mike, ed eliminando ogni rischio nelle stagioni che verranno. Le parate di Maignan intanto hanno fatto il giro dell’Europa, non solo in Champions League – contro Tottenham e Napoli – ma anche nelle partite della nazionale francese. Motivo in più, dopo la firma di un altro francese come Giroud (che spera di recuperare per sabato, superando i problemi al polpaccio), per progettare un futuro con Maignan. Ora che il Milan vuole tenersi stretto il quarto posto, aspettando la partita di Roma, c’è un portiere che in campionato non ha preso gol per tre volte nelle ultime quattro giornate.

Caposaldo Mike

Anche da questo, sabato, il Milan dovrà ripartire. Mentre in Champions League, Maignan sei giorni fa si arrendeva solo nel recupero a Osimhen interrompendo a 596 minuti consecutivi la striscia rossonera senza concedere gol in Europa. Decisamente un altro sapore, rispetto appunto a quel gennaio in cui Pioli toccava con mano la crisi. Fatta, in primo luogo, di imbarazzi difensivi. Al punto da prendere qualcosa come diciotto gol in sette partite cominciando dal 2-2 con la Roma. La genesi di problemi strutturali ai quali l’allenatore del Milan ha posto rimedio, arrivando al punto di sognare la finale di Champions League.

Milan, Ibra si ferma ancora

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