Il Milan vola a sinistra: Theo-Leao è una coppia da 100 milioni

Il francese e il portoghese tra i top in Europa. Sono senza eguali in campionato per ritmo, velocità, creatività tattica, occasioni da gol: insieme già 8 assist e 9 reti segnate

Dove vai se la sinistra non ce l’hai? Per conferma, consultare l’albo d’oro recente della Champions League. Per tre anni di fila (2016-18) vince il Real Madrid di Cristiano Ronaldo che incanta tutti, anche la Juventus, assistito da un vero attaccante: no, non Benzema, ma Marcelo che può essere considerato un “falso” terzino per il suo contribuito straordinario nell’area rivale, da ala sinistra che consente al divino CR7 di accentrarsi e tirare. La Champions 2019 se la prende il Liverpool verticale di Klopp che spinge sul doppio asse laterale: Alexander-Arnold e Salah a destra, Robertson e Mané sull’altro versante. Nel 2020 è il Bayern a conquistare l’Europa: l’arma letale è il giovanissimo canadese Davies che fa della fascia sinistra la pista personale per una discesa libera a velocità folle. Gnabry e Coman, i compagni che trova sul tracciato, ringraziano. Nell’ultima Champions ha la meglio il Chelsea compatto e centrale di Tuchel, ma il City finalista e dalle mille facce di Guardiola offre una spettacolare catena Zinchenko-Foden-Sterling. Al cospetto di queste combinazioni eccellenti non sfigura l’asse Hernandez-Leao (con Tonali la cosa più bella del Milan ’21-22): oggi entrambi hanno una valutazione da 50 milioni di euro.

Coppia da Champions

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Dice Stefano Pioli che i due sono ottimi giocatori ma non ancora top player. Understatement obbligato: il Milan ha già corso il rischio di perdere testa, umiltà e coordinate a fine anno scorso, ma non si può negare che la coppia aspiri presto a una consacrazione internazionale. Servirà la Champions e un gruppo possibilmente più praticabile dell’ultimo. In Italia Hernandez-Leao è una coppia senza eguali per ritmo, velocità, creatività tattica, occasioni da gol. Il merito è sicuramente di Pioli che ha dato un’identità tattica al francese e sta lavorando sul diamante grezzo ma splendente di Rafael Leao. Assieme, 9 gol (5 Leao-4 Theo) e 8 assist (5 Theo-3 Leao). Assieme, una spinta che fa perdere la testa alle difesa avversarie, le obbliga a restare basse oppure a rischiare come ha fatto il Venezia domenica all’ora di pranzo quando Mazzocchi si lanciava in avanti lasciando libera la fascia. Hanno creato in stagione 44 occasioni pericolose, come le migliori fasce europee.

Traguardo top player

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Tra i due c’è una bella intesa. Si cercano (104 passaggi reciproci) e si muovono a orologeria. Quando Theo Hernandez decide di accentrarsi da mezzala, creando superiorità in mezzo, Leao resta più largo. Se il francese va verso il fondo allora il portoghese incrocia in porta. A Venezia il primo gol è nato da un lancione di Hernandez tra le linee: Leao è scappato in velocità e ha servito Ibrahimovic sotto porta. Il 2-0 è un favore ricambiato: passaggio millimetrico di Leao per l’entrata in area, da ala sinistra, di Hernandez. Il francese si candida nella top 5 dei laterali sinistri europei con Robertson (Liverpool), Davies (Bayern), Gosens (Atalanta) e lo Spinazzola visto all’Europeo, l’esterno che creava sempre superiorità in attacco. Nei primi tempi Theo era il difensore d’attacco del reparto a “tre e mezzo” di Pioli. Oggi Florenzi o Calabria, molto offensivi anche loro, gli consentono di rifiatare posizionandosi da terzo centrale: meno fughe, più lucidità. Rafael Leao ha più concorrenza di big in attacco, ma non ci sono tanti laterali con la sua stessa combinazione di velocità e dribbling, anche se il senso del gol non è quello di Thierry Henry.

Rivali d’Europa

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La miglior fascia sinistra d’Europa oggi potrebbe essere quella del Liverpool. Robertson e Mané sono il terrore di qualsiasi difesa, come d’altra parte Alexander-Arnold e Salah a destra. Il sistema verticale di Klopp aiuta a sviluppare questa propensione offensiva, consolidata da quattro stagioni e mezzo giocate assieme e sempre con lo stesso allenatore in panchina. Tra le grandi catene mancine rivali c’è la coppia del Bayern Monaco, quella formata da Davies e Gnabry: il canadese sembra tornato ai livelli del 2020 e investe la sinistra con la sua corsa irresistibile, però è più “cane sciolto” di Theo e Robertson, punta la fascia a mille all’ora, propone sovrapposizioni più che incroci. Gnabry finisce con l’accentrarsi. Come intesa, Alaba-Ribery erano più affiatati, anche fuori dal campo. Ma oggi Alaba è al Real Madrid dove gioca centrale: la fascia sinistra, un tempo di Roberto Carlos e Marcelo, oggi appartiene a Mendy che è un buon giocatore di grande spinta, ma non all’altezza dei predecessori. Davanti c’è comunque un Vinicius in fase di crescita esponenziale, dribblomane convinto sulla fascia, ma con propensione all’accentramento con gol: già 12 nella Liga. Quest’anno nessuno di loro ha però raddoppiato il valore iniziale e sorpreso gli osservatori come Theo, 24 anni, e Leao, 22. Non sono i più forti in assoluto, ma la carta d’identità gioca per loro.

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