Con la squalifica di Tomori, davanti a Maignan contro l’Inter toccherà a Thiaw e Kalulu: fin qui in una difesa a 4 hanno giocato insieme da centrali quattro partite (due da titolari) per 213 minuti
4 settembre – MILANO
Non saranno un inedito, ma poco ci manca. Diciamo che dalle parti di Milanello si sono viste coppie difensive centrali più collaudate. Ma la squalifica che piomberà nelle prossime ore sulla testa di Tomori, costringe Pioli alla prima vera scelta forzata di questa stagione: davanti a Maignan, al centro della linea a quattro, ci saranno Pierre Kalulu e Malick Thiaw.
programmazione
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La prima cosa che spicca è l’anagrafe: 23 anni il francese, 22 il tedesco. Messi insieme, l’età media è 22,6. Notevole, ma fino a un certo punto: in difesa – ma non solo in difesa – il Milan ha attuato una programmazione che già nelle ultime stagioni ha portato a proiettare il reparto nel futuro. Un reparto dove Kjaer è l’eccezione che conferma la regola e l’ultimo arrivato Pellegrino rappresenta la linea di continuità anagrafica. Pierre e Malick si ritrovano improvvisamente di fronte un derby che se ne frega del calendario: siamo solo alla quarta giornata, ma visto il modo trionfale con cui ci arrivano le due squadre, conta già tantissimo. L’obiettivo è disarmare la neonata ThuLa – Thuram e, soprattutto, lo scatenato capocannoniere del torneo Lautaro – e chiudere a chiave quella porta che da luglio in avanti ha scricchiolato più di una volta. E allora, già che vanno di moda gli acronimi, il Milan risponde alla ThuLa con la ThiKa.
margini di crescita
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Diciamo che Pioli avrebbe preferito averli a disposizione tutti e due nei giorni che accompagnano il derby. Ma se Kalulu è rimasto a Milanello, Thiaw invece è stato chiamato dalla nazionale tedesca, approdo naturale per questo giocatore esploso nell’ultimo semestre. Malick continua a stupire perché, osservandolo all’opera, dà la netta impressione di avere ancora margini di miglioramento giganteschi. Giova il carattere, ovviamente: da quando si è preso, già nella scorsa stagione, i gradi da titolare, non ha quasi mai dato l’idea di essere in affanno. Nemmeno in Champions. Lungo l’estate Pioli ha deciso di consegnarlo ufficialmente all’undici di riferimento. Poi, certo, come dice l’allenatore mai come quest’anno il Diavolo ha una rosa dove le seconde linee valgono parecchio. Però il centrale di difesa è una di quelle posizioni dove il turnover di solito non è contemplato, a meno di esigenze particolari. Là in mezzo, davanti al portiere, quando si trova la quadra è saggio mantenerla.
i precedenti
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Kalulu si ritrova addosso una maglia da titolare nel match più importante della collezione autunnale rossonera, e vale lo stesso discorso di Thiaw: Pierre è un altro freddo di natura. Quando aveva iniziato a fare coppia fissa con Tomori, proveniente dal Lione dove non aveva mai esordito fra i pro’, era l’emblema dell’imperturbabilità. La stagione dello scudetto è stata una cavalcata fantastica, poi la scorsa annata è arrivata più di una crepa anche per lui. Tanto, appunto, da perdere i gradi da titolare proprio a beneficio di Thiaw. Raccontano di un Pierre non troppo felice della situazione attuale – e chi lo sarebbe, partendo dalla seconda fila -, ma anche di un Milan che non ha mai voluto prendere in considerazione l’ipotesi di privarsi di lui. Offerte? Ne sono arrivate ma Pierre ha una valenza particolare, perché può giocare anche terzino oltre che al centro. Il derby lo vedrà in mezzo, accanto a Thiaw. Non è una coppia inedita, dicevamo, ma quasi. I due hanno condiviso il campo in 21 partite – poco più di 1.100 minuti -, la maggior parte delle quali però nell’ambito di una difesa a tre: 12 volte. In altre occasioni invece il francese agiva da terzino. All’atto pratico restano soltanto quattro precedenti in cui Pierre e Malick hanno giocato insieme centralmente in una linea a quattro. Due volte da titolari, entrambe la scorsa stagione ovviamente: a Bologna e a San Siro con la Cremonese, due partite finite 1-1. E due volte a gara in corso, entrambe contro la Roma all’Olimpico: 17 minuti lo scorso campionato (un altro 1-1) e i 25 nella vittoria di venerdì. Totale minuti insieme da centrali, in una difesa a quattro: 213. Gol presi dal Milan: 4. L’obiettivo è chiudere a chiave la porta e chissà che questo – viste le difficoltà di Tomori che non accennano a diminuire – non possa essere un cambio nelle gerarchie di Pioli.
4 settembre 2023 (modifica il 4 settembre 2023 | 17:56)
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