Il Milan da trasferta non decolla: due volte di fila a secco, non accadeva dal 2019

La squadra di Pioli ha sempre vinto più partite esterne che casalinghe nelle ultime tre stagioni. Finora però solo due pareggi con Atalanta e Sassuolo

Aiuto, s’è ribaltato il Milan. Quella che nelle ultime tre stagioni è stata la squadra “on the road” per eccellenza ora sembra trovare qualche inattesa difficoltà lontano da San Siro. Nelle prime quattro giornate di questa Serie A, i campioni d’Italia hanno fatto due volte bottino pieno al Meazza e pareggiato due partite in trasferta. Segnando, peraltro, una sola rete esterna con Bennacer a Bergamo. Si dirà: Atalanta e Sassuolo, guardando la classifica dello scorso campionato, erano avversari più duri da affrontare rispetto a Udinese e Bologna. Ed è vero, soprattutto per quanto riguarda la Dea. Ma insomma, è stata soprattutto la prestazione del Mapei Stadium a far alzare qualche sopracciglio ai tifosi del Diavolo. Due gare sono un campione assolutamente insufficiente per provare a tracciare una tendenza, sia chiaro. Resta però agli atti che due match senza vittorie esterne il Milan non li infilava dal novembre 2019 – dati Opta -, ovvero dalle prime due gite fuori porta della gestione Pioli.

Stagioni a confronto

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Serie A 2019-20: il Milan chiude la stagione con 9 vittorie al Meazza e 10 in trasferta, cambiando passo dopo il lockdown con Pioli in panchina e dimenticando la partenza falsa con Giampaolo. Serie A 2020-21, fotografia ancora più nitida: 8 successi in casa e 16 in trasferta. E ovviamente fiumi di parole sulle difficoltà dei rossoneri davanti al proprio pubblico, sulla maggiore leggerezza d’animo senza la pressione del Meazza, sulle caratteristiche di squadra che paiono più adatte al gioco lontano da casa. Tutte osservazioni che Pioli ha sempre rispedito al mittente: “Chi dice che siamo più forti senza il nostro pubblico non capisce davvero niente”. Anche nella Serie A dello scudetto, comunque, il Milan ha vinto più fuori che dentro: 14 partite contro 12.

Difficoltà

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In questo agosto il Diavolo non sembra aver trovato ancora il ritmo giusto, quando è di scena lontano da San Siro. I motivi possono essere diversi, e se il Milan dovesse cambiare passo già nelle prossime trasferte si potrebbero archiviare i primi due mezzi passi falsi come casuali, o comunque non significativi. Di certo, gli allenatori avversari hanno studiato molto i rossoneri e trovato qualche contromisura in grado di arginarne le ripartenze veloci, vera specialità rossonera. Atalanta e Sassuolo nello scorso campionato subirono tre reti a domicilio dal Milan, stavolta hanno concesso molto meno. Il resto l’ha fatto la scarsa brillantezza di qualche interprete dell’orchestra Pioli: da Saelemaekers a Diaz, da Leao a Giroud, nessuno ha strappato grandi applausi a Reggio Emilia. Proprio là dove un centinaio di giorni fa era arrivato lo scudetto numero 19, con Leao e Giroud straripanti.

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