Il Milan ci crede. E ora recupera gli assi per la corsa scudetto

Il primo posto per ora è salvo e adesso arrivano due settimane di fuoco: Udinese, derby e Napoli

Ora che il bicchiere è mezzo pieno, viene voglia di riempirlo fino all’orlo. Perché la sete di scudetto è la stessa di quarantott’ore fa, ma nel frattempo piani e prospettive del Milan si sono clamorosamente inclinati dalla parte giusta, portandosi via le vertigini di Salerno: il Diavolo è più primo di prima, il Napoli stasera può agganciarlo ma Pioli e i suoi ci credono eccome, sono ancora padroni del proprio destino. Se non è un’occasione del Diavolo questa…

Inferno e paradiso

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Il blitz del Sassuolo a casa Inter ha cambiato le cose, nella sostanza e nello spirito, perché la frenata di Giroud e compagnia all’Arechi si è tramutata in un punto guadagnato, scherzi del campionato più imprevedibile degli ultimi anni. Il più inaspettato degli assist lo ha servito quel Sassuolo che a San Siro aveva messo in ginocchio anche il Milan, ma Dionisi ha costruito una ammazza big democratica: allora buttò giù i rossoneri dall’attico scudetto permettendo al Napoli di sorpassare e all’Inter di portarsi dal -4 al -1, ieri ha protetto il primo posto di Pioli. Il tecnico adesso deve surfare come e meglio di Leao: gestendo la giostra di emozioni dei suoi – passati dalla depressione all’eccitazione nel giro di 90 minuti – e rimodellando un Milan di nuovo sicuro e dominante per cogliere l’attimo che si spalanca da qui ai prossimi quindici giorni.

In agenda

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Udinese venerdì a San Siro e Napoli domenica 6 marzo al San Paolo, con il derby di Coppa Italia incastonato in mezzo, martedì 1. Poteva essere un inferno, potrebbe diventare il paradiso. Contro i friulani servirà il Milan solido e pratico visto con la Samp, poi si alzerà la temperatura e qui Pioli ha paradossalmente meno da temere: più è forte l’avversario che sale sul ring, più il Diavolo picchia forte. Fra le tre che si giocano il titolo, il Milan è la squadra che ha fatto più punti nelle sfide contro chi occupa la zona Europa: 12 su 21 contro gli 11 di Inter e Napoli (rispettivamente su 27 e 21 punti disponibili). Il derby vinto in rimonta ha dato la spinta per il sorpasso, quello di Coppa (sarà l’andata delle semifinali) offrirà l’occasione per misurarsi a stretto giro contro i rivali dell’anno, prima della supersfida in casa del Napoli: il potenziale è esplosivo, se il Milan saprà maneggiarlo…

Gli assi

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E dal recupero degli uomini chiave. Chi ha “tradito” con la Salernitana, da Maignan a Tomori, da Tonali a Giroud, deve rifarsi subito, e a Milanello si respira fiducia perché i quattro della spina dorsale hanno fatto della regolarità il loro punto di forza: l’inciampo dell’altra sera somiglia più a una giornata storta che a un campanello di allarme. Nel frattempo, Pioli conta di ritrovare Ibrahimovic, che si è annunciato al motto di “Voi dormite, io lavoro”: il recupero dall’infiammazione al tendine procede, con l’Udinese Zlatan potrebbe mettere qualche minuto nelle gambe per poi riprendersi la scena nel derby.

Il neo

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Il solo Ibra, però, non basterà a correggere il difetto più fastidioso di questa stagione: all’Arechi Zlatan non c’era, ma contro Sassuolo, Udinese e Spezia sì, e il Milan ha sbandato comunque. I punti evaporati con le squadre da metà classifica in giù sono già 10, due in più di quelli persi dal Napoli e cinque in più di quelli persi dall’Inter: se il Diavolo vuole brindare a maggio, meglio non fare gli schizzinosi.

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