Il Midtjylland sfida i propri idoli: “Ci ispiriamo all’Atalanta del Gasp”

Mercoledì sera i bergamaschi saranno di scena alla MCH Arena per sfidare i danesi. Il presidente Ankersen: “Dovremo stare attenti a Gomez, che noi chiamiamo ‘il capo’ e a Zapata”

“Non vediamo l’ora di arrivare a mercoledì sera, anche se sarà veramente molto difficile. L’Atalanta è sicuramente tra le migliori squadre in Italia. Sarebbe stato più facile incontrare altri…”. A presentare la partita di mercoledì, che vedrà i bergamaschi inaugurare la loro Champions League 2020/21 in casa del Midtjylland, in Danimarca, è Rasmus Ankersen. Ankersen è il volto principale dietro alla crescita del club dello Jutland, nato nel 1999, famoso per l’utilizzo dei big data e cresciuto seguendo tra i suoi modelli…proprio l’Atalanta di Gasperini.

LE SOMIGLIANZE

—  

Sono tante: “Quello che dovete capire è che la nostra situazione è come quella dell’Atalanta – sostiene Ankersen – siamo un club situato non in una grande città ma in campagna, per cui non abbiamo troppo budget. Abbiamo sviluppato la creatività e l’innovazione ci ha portato qui. E poi ci ispiriamo a Gasperini, uno che allena offrendo un calcio propositivo. Dovremo stare attenti a Gomez, che noi chiamiamo “il capo” e a Zapata. Sono una squadra forte, che rispettiamo anche se siamo convinti di potercela giocare”. L’idea non è cambiata nemmeno dopo i quattro gol subiti dall’Atalanta a Napoli: “È un fatto singolare – ha commentato Kristian Bach Bak, ex difensore oggi nello staff tecnico – e non è vero che siamo avvantaggiati perché abbiamo giocato più partite rispetto a loro”.

BIG DATA E SCOMMESSE

—  

Il segreto del Midtjylland sta nell’inventiva del suo proprietario, Matthew Benham, imprenditore inglese che ha costruito una fortuna “pronosticando i risultati di vari campionati”. Così come impiegava i big data nelle scommesse, ugualmente li ha usati nel calcio quando ha acquistato il club, nel luglio 2014: “Usiamo questi dati per scovare nuovi talenti e valutarli non solo con gli occhi. Funziona così: acquistiamo giocatori a basso prezzo, li sviluppiamo, loro crescono e li vendiamo”. Il secondo segreto sta nella cura dei dettagli: “Abbiamo specialisti in ogni campo, mental coach e persino un allenatore delle rimesse laterali (Thomas Gronemark, che ha lavorato anche col Liverpool di Klopp, nda)”.

IL RITRATTO

—  

Era l’agosto 2018: dopo due 0-0, un’altra danese – il Copenhagen – aveva estromesso l’Atalanta dall’Europa League. “Non abbiamo chiesto consigli, anche perché il loro tecnico (Stale Solbakken, che allenava il FCK dal 2013, nda) è appena stato licenziato. Noi abbiamo soli 21 anni – ha spiegato Mads Hviid Jakobsen, che gestisce la comunicazione del Midtjylland – e siamo la fusione di due squadre che si odiavano. Non si potevano vedere, poi hanno deciso che forse, insieme, avrebbero potuto raggiungere migliori risultati. E ci siamo riusciti. Negli ultimi sei anni, abbiamo vinto tanti campionati (3, nda) quanti il Copenhagen. Non è un caso”. Non resta che giocarsela, mercoledì, alla MCH Arena: “Siamo una squadra di giocatori giovani, molto agguerriti, con moltissima voglia di fare – ha concluso Bach Bak – ma rispettiamo i nostri avversari. Chi deve temere di noi l’Atalanta? Tutti quanti”.

Precedente Juric: "Sono sodisfatto. L’obiettivo è salvarsi, migliorando"

Lascia un commento